L'autostrada del Mi-To non piace ai novaresi di Gianfranco Quaglia
L'autostrada del Mi-To non piace ai novaresi Il tracciato sconvolgerebbe il parco del Ticino L'autostrada del Mi-To non piace ai novaresi NOSTRO SERVIZIO NOVARA — Quasi per non essere dimenticata e riaffermare il ruolo storico fra i poli Milano-Torino, Novara ha deciso di far sentire con determinazione il suo peso nel progetto «Mi-To., l'idea di unificare le due grandi città del Nord con un sistema integrativo di comunicazioni e scambi di servizi. Punto di passaggio e riferimento obbligato su quest'asse ideale del futuro, Novara esce allo scoperto bocciando e modificando subito una proposta iniziale: la nuova autostrada per l'aeroporto della Malpen sa che nelle intenzioni dovrebbe collegare velocemente la Torino-Milano con lo scalo lombardo. L'idea era emersa nel dicembre dello scorso anno quando, in occasione dei 50 anni della Torino-Milano, i sindaci Novelli e Tognoli die^ dero formale incarico alla società Autostrade di studiare un collegamento con la Mal pensa, che servisse a entrambe le metropoli, ma in particolare al Piemonte, tagliato fuori dai voli intercontinentali. L'iniziativa suscitò consen si ed entusiasmi da parte di molti operatori economici dell'area torinese, costretti a scartare Caselle per 1 voli ol tre Oceano; ma destò allo stesso tempo perplessità e proteste nelle province di Novara e Varese, che comprendono il Parco del Ticino. E' evidente: i tutori di questo immenso polmone verde che si stende lungo il fiume temono che un tracciato autostradale sconvolga senza rimedi 11 territorio protetto. E' di pochi giorni fa un documento del comprensorio di Novara e dell'amministrazione provinciale, già consegnato alla Regione Lombardia scarta categoricamente una nuova autostrada per privilegiare il potenziamento delle arterie già esistenti. Franco Fornara, presidente della Provincia di Novara: «La nostra idea è frutto di consultazioni con gli amministratori di Varese, la società Autostrade, i presidenti dei parchi del Ticino, gli amministratori dei Comuni sulle due sponde. II. problema di un rapido collegamento tra le aree novaresi, torinesi e l'aeroporto della Malpensa è di vitale importanza anche per noi, ma la soluzione deve essere di tipo diverso da quello prospettato inizialmente. Siamo partiti da sette progetti sulla carta e per esclusione siamo arrivati a due... In questi incontri fra amministratori e tecnici delle . due regioni, Novara pare abbia giocato un ruolo determinante, opponendo un netto rifiuto all'autostrada. Al contrario ha lanciato due proposte alternative: lo sfruttamento delle due strade già esistenti che dal capoluogo novarese conducono allo scalo lombardo. Una riguarda il tracciato Novara-Bellinzago, Oleggio, ponte sul Ticino, incrocio di Tornavento, aeroporto. Il secondo, sempre da Novara, arriva a Galliate, Turbigo, Nosate. incrocio di Tornavento, aeroporto. Aggiunge Fornara: «Altro da fare non ci sarebbe se non allargare una di queste due arterie. Il primo progetto, quello di Otpdc Oleggio, sarebbe il più indicato'. Questa soluzione è stata privilegiata anche da uno studio socio-economico della locale associazione industriali. Novara «pecora nera» nel progetto Mito? Per la verità 1 novaresi si sono esposti cori prese di posizioni ufficiali, ma hanno già avuto t consensi dei due Parchi (lombardo e piemontese) del Ticino, oltre che l'approvazione tacita, della Regione Piemonte. Dice l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti, Giuseppe Cerutti: «Un collegamento auto¬ stradale sarebbe decisamente fuori luogo e faraonico in un momento di ristrettezze come questo. Non è più. possibile pensare a una infrastruttura viabile in funzione del punto di arrivo: il tracciato autostradale servirebbe unicamente agli utenti, estromettendo ogni possibilità di sviluppo economico dei paesi e delle città circostanti. Adesso il documento novarese è stato inviato alla Regione Lombardia che dovrà trarre le conclusioni. Gianfranco Quaglia
Persone citate: Fornara, Franco Fornara, Giuseppe Cerutti, Tognoli
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