Circe e Polifemo erano jugoslavi?

Circe e Polifemo erano jugoslavi? L'ULTIMA IPOTESI SULL'ODISSEA Circe e Polifemo erano jugoslavi? BELGRADO — Al suo ritomo da Troia, Ulisse, portato dai «venti della morte», errò non lungo le coste tunisine e siciliane, come pensa la maggior parte degli ellenisti, ma tra le isole della Jugoslavia. L'ipotesi è avanzata dal geometra Aristide Vucetic, vecchio lupo di mare di Dubrovnik, morto nel 1975 a novantun anni, in un manoscritto inedito di cui il quotidiano Politlka pubblica numerosi estratti. " Affascinato fin dall'infanzia dai racconti sui mostri marini, sugli stretti invalicabili, sui canti delle sirene, sui ciclopi selvaggi die avrebbero popolato la sua isola natale, Hvar, Vucetic Ita fatto tutto il possibile per identificare i luoghi geografici veri per cui sarebbe passato il leggendario eroe omerico. Afferma, tra l'altro, d'avere scoperto la caverna del ciclope Polifemo a Hvar, la dimora della maga Circe nell'Isola di Curzola, gli scogli di Scilla e Cariddi e l'Isola delle Sirene nel Canale dì Peljesac, il paese dei morti nelle terre paludose sul delta del Po. «Ho risolto il problema e ho seguito Ulisse passo per passo», scrive Vucetic all'inìzio del suo voluminoso manoscritto, frutto di tre anni di ricercai*. Ha intrapreso la propria odissea rilevando un errore che, a suo giudizio, commettevano gli studiosi di Omero: quando la flotta di Ulisse venne raggiunta dal Notos e dall' Euros, i venti del Sud e del Sudovest, essa, contrariamente a quanto dicono i più, non fu sospinta verso le coste africane, ma verso VA drlatico, mare allora ignoto agli Elleni. L'incontro di Ulisse col ciclope sarebbe avvenuto sull'Isola di Hvar (oggi famosa per le sue comunità nudiste) di fronte a Spalato. L'eroe, secondo Vucetic, sarebbe sbarcalo nella Baia di Portin Virak, da dove una ripida salita conduce alla caverna di Polifemo, Grapceva Pecina, dove si sono scoperte ossa die pare appartenessero a sei uomini. Si può pensare fossero dei compagni di Ulisse, vittime d'una popolazione cannibale. Sulla bella isola di Curzola (Korcula) Vucetic avrebbe trovato dove regnava «la terribile dea con voce umana» Circe: vestigia della sua reggia, in pietra tagliata, svettano tuttora fra le vigne nei campi di Kneeina: tutti i nomi antichi di Curzola (Circar, Cucra, Corktra) hanno per radice quello della maga. Circe in greco vuol dire 40: Curzola è circondata da quaranta isolotti: e le isole di cui Circe era padrona erano chiamate «Circaiaie».

Persone citate: Aristide Vucetic, Cariddi, Curzola

Luoghi citati: Jugoslavia, Spalato, Troia