Guerra di sette

Guerra di sette Guerra di sette Queste, in sintesi, le principali comunità in lotta nel Libano. CRISTIANI MARONITI. Cattolici di rito siriaco occidentale discendenti dai discepoli dell'anacoreta San Marone e fuggiti in Libano dalla Siria dopo l'invasione araba. Secondo l'ultimo censimento sono 424 mila, distribuiti geograficamente soprattutto nella fascia costiera del Paese. In base alla Costituzione elaborata dai francesi dopo la spartizione dell'Impero ottomano, il presidente della Repubblica deve essere maronita. Hanno inoltre diritto alla maggioranza nella Camera, con un rapporto di 6 a 5 rispetto ai musulmani. La loro principale milizia idi destra) è il «Kataeb», la Falange creata nell'anteguerra da Pierre Gemayel, padre dell'attuale presidente Amin. SUNNITI. Musulmani seguaci della «Sunna», la tradizione ortodossa dell'Islam. Sono 286 mila, concentrati soprattutto nel Nord del Paese. Nella maggioranza, per la loro posizione di sudditanza politica ed economica nei confronti dei cristiani, sono favorevoli alla Siria che occupa parte del Paese e lo erano ai palestinesi prima dell'esodo da Beirut La Costituzione assegna loro la Presidenza del Consiglio e 20 seggi nel Parlamento. . SCIITI. Musulmani seguaci della «Shl'a», la scissione nata dopo la morte di Maometto durante le lotte per la successione al califfato. Sono 250 mila, concentrati soprattutto nella Bekaa e nel Sud del Paese. Hanno diritto a 19 deputati e alla presidenza del Parlamento. L'antica disputa religiosa con i sunniti e il successo della rivoluzione iraniana li hanno, spinti su posizioni anti-Damasco; la loro principale milizia è l'«Amai» che fu protagonista di sanguinosi scontri con le forze di filosirlane a Tripoli. DRUSI. Sciiti eretici, dal misteriosi rituali esoterici, i cui adepti vivono in Sira e nel Libano, qui soprattutto nel Sud. Sono 88 mila, hanno 6 deputati in Parlamento. Loro principale movimento politico è il partito socialista progressista filosiriano fondato nel '49 da Kamal Jumblatt, padre dell'attuale leader Walid (esule volontario a Damasco, di dove continua a reggere le fila della sua milizia). Loro roccaforte •militare» è lo Chouf, la montanga a Sud-Est di Beirut dalla quale ancora nei giorni scorsi hanno bombardato l'aeroporto della capitale.

Persone citate: Kamal Jumblatt, Pierre Gemayel, Sira

Luoghi citati: Beirut, Damasco, Libano, Siria, Sud-est Di Beirut, Tripoli