Franceschi, altre bracciate d'oro

Franceschi, altre bracciate d'oro EUROPEI 83 Dopo il successo nei 400 misti, il milanese trionfa nei 200 stabilendo il nuovo record continentale Franceschi, altre bracciate d'oro Primo nuotatore italiano a vincere due titoli - Con una prova magistrale ha battuto Berndt e Hladky e, soprattutto, le sue paure - Con lui il medagliere azzurro si è fatto cospicuo - Ancora al vertice le tedesche Est DAL NOSTRO INVIATO ROMA — Giovanni Franceschi compie un passo avanti nella storia: fino a ieri era, da martedì, il secondo nuotatore italiano capace di vincere un titolo europeo dopo 11 Pucci '58. Da ieri 6 semplicemente il primo a conquistare due titoli continentali. John lia venl'anni soltanto e, se vorrà, potrà aggiungere altre medaglie dorate a queste di Roma. Intanto la sua firma brilla a lettere grandi in calce alla sedicesima edizione dei campionati, accanto a quelle di .iE.T.» Cross (tre medaglie d'oro) e di Vladimir Salnikov (due): sono loro i tre soli plurlvincltori individuali fra gli uomini. E per il nostro Giovanni da Milano è davvero una bella compagnia. L'oro dei 200 misti, ieri, è venuto dopo una gara completamente diversa da quella sulla distanza doppia. I 200 sono una prova da scattisti, vince chi ad ogni virata, ad ogni cambiamento di stile, è in grado di produrre un allungo secco e rabbioso, senza tuttavia finire anzitempo la benzina. John temeva Berndt, il suo grande avversarlo di martedì; temeva Hladky, 11 cecoslovacco di bronzo dei 400, più noto come duecentista; temeva soprattutto U mitico Alex Sidorcnko, campione olimpico, europeo e mondiale, baffuto russo di Zhdanov allenalo da una donna, Vera Smelova. Sidorcnko, dopo Mosca 80. si è specializzato nei 200 misti, ignorando la distanza più lunga e diventando imbattibile. Il suo nome era stato un incubo per Franceschi da molti mesi in qua. In acqua, l'incubo si è sciolto come uno zuccherino, davanti all'Interpretazione magistrale di un Franceschi letteralmente sospinto avanti dall'urlo di diecimila tifosi. John ha strizzato gli avversari a delfino (26"20, primo netto), ha respirato accortamente a dorso (31"27, secondo), lasciando sfogare gli specialisti Hladky e Wladar, ha seguito il cecoslovacco a rana (36"0B, terzo), sopportando senza paura il sorpasso di Sidorcnko e 11 ritorno di Berndt, mentre Wladar svaniva. Poi ha sparato tutto a crawl, mentre la folla remava con lui. A metà dell'ultima vasca si è capito che Sidorenko, a 23 anni, nuotava come un vegliardo. Che Hladky, ancora primo ai 150, era appena in grado di abbozzare una difesa. E che tra Franceschi lanciato e loro poteva inserirsi soltanto il solito Berndt. Le bracciatòne potenti hanno por-; tato il tedesco Est all'altezza delle spalle di Giovanni a 30 metri dal muro. Ma c'è stato molto meno da soffrire che per i 400: reattivo ed agile, Franceschi ha saputo «cambiare» ancora per l'ultimo sprint. Berndt si è arreso (felice dell'argento) poco dopo le bandierine. I 28"93 dell'ultima vasca di Long John erano stati troppi anche per lui. Hladky, dietro, ha tenuto Sidorenko giù dal podio. Sul tabellone, accanto al nome di Franceschi, sono apparse le cifre del nuovo record europeo: 2'2"48, secondo tempo di sempre al mondo, a 23 centesimi dal mondiale del canadese Alex Baumahn. Franceschi resta cosi imbattuto nella stagione. Ha superato in confronto diretto il brasiliano Prado, campione panamericano, Berndt, Hladky, ora anche Sidorenko. Gli è mancato lo scontro con Baumann, risorto campione universitario ad Edmonlon dopo due anni di guai fisici. L'appuntamento è per Los Angeles: sapremo là chi è il nuotatore più completo del mondo. Grazie a lui il medagliere azzurro si è fatto davvero ricco a chiusura dei campionati: due ori e tre bronzi sono un bottino di lusso, che ieri Cinzia Savi ha rinunciato a tentare di incrementare, disertando i 200 delfino. Qui la rossa tedesca Est Cornelia Polii, ex campionessa di dorso, ha sotti-atto la vittoria alla sua amica Ines Geissler. Nell'ultima gara femminile, i 200 dorso, ci si è Illusi per 170 metri che la bella sovietica Larlssa Gorchakova potesse in extremis far saltare l'umiliante cn plein delle valchirie Ddr: invece alla fine Sirch e Zimmerman hanno messo a segno l'ultima doppietta e qui a Roma nessuna nuotatrice d'altri Paesi ha avuto la gioia di precedere una tedesca Est. Ordinaria amministrazione, infine, per la passeggiala d'oro di Volodia Salnikov sui 1500: un minuto e qualche decimo per ogni 100 metri, preciso come un metronomo, 43 bracciatine corte e fitte per vasca, quattro battute subacquee di piedi per ogni ciclo di bracciata. Alla fine, ammirato, il pubblico gli ha tributato un applauso a scena aperta. Gianni Menic helli Roma. Giovanni Franceschi esulta dopo aver regalato il secondo oro all'Italia nei 200 misti (Tel.)

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