Boniperti difende la Juve, non Boniek di Bruno Bernardi

Boniperti difende la Juve, non Boniek INTERVISTA Il presidente, certo della ripresa dei suoi, censura il polacco che ha replicato ad Agnolin Boniperti difende la Juve, non Boniek Una multa a Zibì per aver dato del bugiardo all'arbitro - Sulla squadra: «Agosto non fa testo, paghiamo questa fase di preparazione» TORINO — «Di increscioso c'è nolo la risposta di Boniek ad Agnolin ». Giampiero Bonipcrli fa il punto sui chiaroscuri d'agosto c striglia il polacco (che verrà multato oltre ad essere quasi certamente deferito alla Disciplinare) per aver dato del «bugiardo» all'arbitro di Bassano del Grappa. Quest'ultimo, commentando il comportamento tenuto da «Zibi» durante rincontro di Bari aveva definito .bambinate., le sue manfrine sulle punizioni contro la Juventus «per emdente maìicanza di concentrazione». Boniperti. dunque, censura Boniek, come avrebbe fatto con qualsiasi altro bianconero colpevole di infrangere le regole dello stile-Juventus, e non solo per evitare che una nuova polemica s'inneschi tra la società e l'arbitro veneto dopo l'armistizio sancito a Bari che doveva riappacificare le parti, Com'è noto c'era stata una lunga guerra fredda, durata quasi tre anni, per gli incidenti avvenuti nel derby del 26 ottobre 1981, con il Torino, perso dalla Juventus per 2-1. con Bettega, Gentile. Furino e Tardelli che replicarono du ramente, negli spogliatoi, ad Agnolin («macchiatosi., di una frase pesante in campo) e vennero squalificati dal giudi ce sportivo. Il «caso Boniek» è scoppiato proprio alla vigilia del debutto della Juventus di fronte al proprio pubblico, contro il Catanzaro. Un pubblico che è perplesso e, forse, anche sconcertato dai risultati offerti dalla squadra in questo scorcio di stagione e soprattutto in Coppa Italia dopo la sconfitta di Perugia e il pareggio, acciuffato per i capelli, di Bari. Le preoccupazioni della tifoseria non sono affatto condivise da Boniperti. Il presidente, che aveva seguito la Juventus nella «tournée» in Nord America, non l'ha vista in Coppa Italia ma è stalo relazionato da Trapattoni ed ha le idee chiare sul momento critico della squa¬ dra clic, a nostro avviso, si è«imballata» nelle due partite disputate a Toronto e a Washington c in Coppa Italia, contro avversarie più rodate anche se di categoria inferiore, ha semplicemente sofferto per la differenza dì... passo. «Contesto ancìie questa teoria — ribatte Boniperti con fermezza—. La "tournée"non c'entra: sono gli effetti della preparazione, fenomeno momentaneo». — Ciononostante, l'opinione pubblica sembra disorientata... «Non scherziamo. Il precampionato spesso non dà la misura del valore di una squadra. Gli alti e bassi rientrano nella normalità, come le difficoltà incontrate dall'Inter a Cesena domenica scorsa, come quelle del Milan o della Fiorentina salvata da Pillici. A volte si tira hi porta dieci volte e non si segna per questione di centimetri e si perde perché l'avversario, nell'unica conclusione, centra il bersaglio.,. — Dunque lei non attribuisce alcuna importanza alla sconfitta di Perugia, allo stentato pareggio di Bari e al fatto che, a parte con la «Primavera» ed a Casale, la Juventus non ha ancora vinto? «Ricordo, nell'estate del '57. un 'amichevole persa con mezza dozzina di gol al passivo a Bologna dalla mia Juventus che allineava anche Sivori e Charles e clic poi i>inse alla grande lo scudetto con ben otto punti di distacco sulla Fiorentina, seconda classificata. Questo conferma come agosto sia un mese che non fa testo in prospettiva». — Tuttavia la Coppa Italia, trofeo che la Juventus detiene, non rischia di essere compromessa? «E' chiaro che alla qualificazione ci teniamo e che è necessario battere il Catanzaro per rimetterci in corsa. Le gare di preparazione, amichevoli o ufficiali, servono a migliora re. gli errori. Non fasciamoci la testa prima di romperla. Bruno Bernardi ICsordio al Comunale con la maglia bianconera per Domenico Penzo, un ariete per Paolo Rossi