Quegli inviti costavano cari e la Finanza blocca lo show

Quegli inviti costavano cari e la Finanza blocca lo show Fallita a Bussoladomani la serata benefica con Bramieri Quegli inviti costavano cari e la Finanza blocca lo show LIDO DI CAMAIORE — Gino Bramieri era già nel suo camerino a truccarsi e a dare le ultime disposizioni al balletto mentre Finardi, con i suoi orchestrali, stava provando rimpianto di amplificazione sul grande palcoscenico di Bussoladomani quando Il loro agente è accorso trafelato e urlante a dire che lo spettacolo non andava più in scena. Sugli immensi cartelloni del teatro tenda l'annuncio a lettere cubitali era 11 da più settimane: Bramieri, Finardi ed altri ospiti illustri in una «serata d'insieme». Ma niente spettacolo. Che era successo all'ultimo momento? Era semplicemente accaduto che i militari della Guardia di Finanza e il titolare dell'agenzia Slae di Viareggio all'ingresso del teatro stavano sequestrando l'incasso e fermando tutti gli spettatori in possesso di biglietti di invito, perché gli organizzatori della serata, e più precisamente l'Acofin (una associazione fiorentina specializzatasi nel mettere insieme spettacoli benefici con metodi non troppo ortodossi), annunciando uno spettacolo a Bussoladomani a benefìcio della lotta contro il cancro, avevano distribuito biglietti d'invito facendoli profumatamente pagare anche se non avevano nessuna autorizzazione da parte della Slae e della Finanza. Duemila e più persone, quindi, molte venute da città lontane, ritornate indietro (e a chi aveva pagato in precedenza quello strano biglietto 1 di Invito, con lo scorno di soldi spesi inutilmente), i titolari dell'Acoliti denunciati per truffa e Bramieri e la sua compagnia bloccati nei camerini senza saper che fare. Contro l'Acofin c'è anche l'a¬ zione penale da parte della Associazione italiana per la ricerca sul cancro di Milano, clie quest'anno, stante la indisponibilità di Delia Scala, non aveva visto l'attrice mettere in scena Una rosa per la vita e proprio a Bussoladomani, per la organizzazione di Bernardini. L'Acofin aveva creduto bene di «sostituire» la serata di Delia Scala organizzando per proprio conto uno spettacolo. A Bussoladomani aveva chiesto ospitalità pagando le spese di affitto e quelle generali. Ma evidentemente la Siae, non avendo dinanzi la direzione ufficiale del teatro tenda e non fidandosi di certi organizzatori, aveva svolto indagini immediate individuando subito la manovra dei biglietti d'invito spediti e del soldi incassati facendo tutto di nascosto con evidente frode per il fisco. a. vai.

Persone citate: Bramieri, Delia Scala, Finardi, Gino Bramieri, Invito

Luoghi citati: Bussoladomani, Camaiore, Milano