Per rilanciare il Lido di Venezia si punta sul fascino del liberty

Per rilanciare il Lido di Venezia si punta sul fascino del liberty L'azienda autonoma propone anche nuovi premi per la Mostra del cinema Per rilanciare il Lido di Venezia si punta sul fascino del liberty VENEZIA — Per riscoprire in pieno la sua vocazione turistica, il Lido di Venezia deve fare i conti con la propria storia. E deve farli accettandola completamente e non tenendo conto soltanto di un passato «glorioso» quanto remoto. Uno sforzo in questo senso è in atto da parte di tutte le forze interessate al problema, dal Comune all'Azienda autonoma di soggiorno, dalla «Ciga Hotel» agli altri albergatori. Le proposte dell'amministrazione comunale sono state illustrate in una conferenza stampa dall'assessore al Turismo Maurizio Cecconi: si tratta in sostanza di saper cogliere il Lido in tutti i suoi aspetti presenti e passati. Il Lido, quindi, non solo come grande località balneare e mondana di inizio del secolo, legata a doppio filo con il centro storico di Venezia, ma anche come isola tra le isole del¬ la Laguna Sud, trampolino per affascinanti «esplorazioni» di località ancora tutte da scoprire per il turista, come S. Pietro in Volta. Pellestrina. Chioggia e il litorale del Cavallino. •■Nessuno pensa a un ritorno agli Anni 30 — ha detto Cecconi — noi accettiamo la storia che ha fatto del Lido anche un grande quartiere residenziale, uno dei quartieri più vivi e popolosi del centro storico veneziano». Al Lido, ora. abitano 15-20 mila persone, ma l'isola ha conservato intatte le sue capacità di attrazione turistica. Il Lido ha una lunghezza di undici km. di cui cinque di arenile attrezzato, ha strutture sportive efficienti, 37 alberghi dal lusso alla 3' categoria, e una capacità ricettiva di tremila posti-letto; ospita manifestazioni famose in tutto il mondo come la Mostra del cinema, il Festival del film pubblicitario e tornei di tennis. Per illustrare questa realtà, il Comune ha pubblicato un opuscolo nel quale viene proposto, tra l'altro, un «itinerario liberty» curato dall'arch. Maurizio Bottini: si tratta della visita a quelle ville, alberghi e giardini che conservano tratti dell'architettura lìdense nei due decenni che precedettero la prima guerra mondiale: per fare qualche nome, Villa Kamakura con i suoi vetri colorati; Villa Mon Plaisir, con le maioliche policrome; Villino Gemma e, il più famoso, l'Hotel desBains. L'altra proposta fondamentale del Comune — sulla quale ha espresso pieno accordo il commissario dell'Aast. dott. Aschieri — è quella che riguarda il rapporto con la Laguna Sud, dove l'atmosfera elegante del Lido si trasforma in un mondo ancora intatto, legato alla pesca e alla vita marinara. Le proposte del Comune rispondono alla convinzione, più volte espressa dall'assessore Cecconi, che ci sia bisogno di una nuova vivacità, sia da parte pubblica che privata. Per dimostrare questa nuova vivacità, questa fantasia, il Comune ha in progetto, al Lido, l'utilizzazione turistica di zone semiabbandonate come glt ex capannoni aeronavali, la realizzazione di porticcioli e la valorizzazione dell'aeroporto «Nicelll». L'Azienda autonoma, dal canto suo, propone nuovi premi per la Mostra del cinema del 1984, destinati ad opere su Venezia, e borse di studio per studenti francesi dell'ultimo anno che intendano svolgere la tesi di laurea su problemi o storia della ciuà. Gigi Bevilacqua

Persone citate: Aschieri, Cecconi, Gigi Bevilacqua, Maurizio Bottini, Maurizio Cecconi, Villino Gemma

Luoghi citati: Chioggia, Lido Di Venezia, Venezia