Dall '«opzione zero» al piano Andropov

Dair«opzione zero» al piano Andropov Dair«opzione zero» al piano Andropov L'appuntamento è per la mattina del 6 settembre 1983 al solito, beneaugurante indirizzo di rue de la Paix. Paul Nitzc e Yùli Kvitsiìiski si troveranno ancora una volta di fronte per avviare la sesta sessione dei colloqui russo-americani sulle forze nucleari a raggio intermedio (euromissili). Una ripresa negoziale sotto forme consuete, eppure molte cose sono cambiate da quel 30 novembre 1981 clic vide, fra tante speranze, l'avvio della trattativa. Si contrapponevano allora due posizioni di partenza che la diplomazia ginevrina definiva «assolutamente anelastiche... Da ima parte, /'«opzione zero., /anciala da Rcagan il 18 novembre e, allora, attivamente sostenuta dagli alleati europei: «Voi smantellate i vostri SS-20 e noi rinunciamo a installare i nostri Pershing-2 e Cruise..; dall'altra, la proposta di Breznev per una «moratoria., subito, e poi un programma di riduzioni non solo dei missili a terra, ma anche delle armi aerotrasportate, e non soltanto dei missili americani ma anche di quelli francesi e britannici. Stavolta il tempo stringe davvero. La sesta sessione sarà probabilmente quella decisiva perché sul negoziato incombe la scadenza di dicembre. Tra quattro mesi o ci sarà stato un accordo o scatterà la fase operativa del programma occidentale di risposta agli SS-20, le formidabili armi a tre testate, mobili, ad alla precisione, con cui i sovietici hanno alterato, a partire dal 1976, l'equilibrio nucleare in Europa. La Nato replicò il 12 dicembre '79 con la strategia del «doppio binario...' trattativa e riarmo. Trattativa destinata a rendere superfluo il riarmo, riarmo destinato a rendere efficace la trattativa, ma che il Cremlino teme e )ia ragione di temere. Si tratta di 108 Pershing-2 da schierare in Germania occidentale, ognuno dei quali è in grado di rag- giungere Mosca in 8 minuti, e di 464 missili da crociera (Cruise) da installare in Italia (Comiso), Gran Bretagna, Belgio, Olanda: armi die volano basse, capaci di sfuggire alla intercettazione. «Opzione zero., e «moratoria» paralizzano il negoziato sino al luglio 1982 quando Nitze e Kvitsinski se ne Jibera7jo, seppure a titolo informale e. nella ormai famosa «passeggiala nel bosco.. funno qualche progresso. L'Urss rinuncia a buona parte degli SS-20, gli Usa ai Pcrshing-2. Ma il piano viene lasciato cadere sia da Washington sia da Mosca. Muore Breznev (11 novembre '82) e con Andropov arriva la nuova proposta sovietica: siamo disposti a ridurre i nostri SS-20 al livello di 162, corrispondente al numero dei missili francesi e britannici. L'Occidente risponde di ito perche' le armi franco-britanniche sono strutturalmente strategiche e perché gli SS-20 hanno tre testate, quindi ai 162 missili francesi e britannici dovrebbero corrispondere 54 SS-20. La quarta sessione del negoziato ginevrino (27 gennaio '83) registra dunque la disponibilità russa a ridurre i suoi missili di teatro, die ha lo sco- po, evidente, di dividere gli alleati e di tagliare fuori l'America. In marzo Reagan abbandona /'«opzione zero.., che resta come «obiettivo massimo», e propone un accordo interinale (riduzione significativa dei missili russi già installati e di quelli americani in arrivo). Il 17 maggio '83 scatta la quinta sessione della trattativa. Nel frattempo Andropov ha fatto un altro passo: siamo disposti, dice, a conteggiare non soltanto i vettori ma alleile le testate. Concessione preziosa, tuttavia Mosca tiene duro sulla richiesta di portare sul tavolo anche l'armamento franco-britannico. Londra e Parigi oppongono un netto rifiuto. Quello che è accaduto dopo è cronaca. In agosto il governo greco propone un rinvio di sci mesi per l'installazione dei lussili americani. Il no degli alleati è quasi unanime. Due giorni fa Andropov ha rilanciato: siamo pronti a ridurre da 350 a 162 gli SS-20 in modo da pareggiare i missili franco-inglesi, se la Nato rinuncerà a Cruise e Pershing-2. La proposta significa che i missili in eccesso non verranno spostati sullo scacchiere asiatico ma saranno semplicemente distrutti. f, t.