Roma, i funerali alle nove vittime della tragedia nel Grand Canyon

Roma, i funerali alle nove vittime della tragedia nel Grand Canyon Le salme giunte ieri mattina all'aeroporto di Fiumicino Roma, i funerali alle nove vittime della tragedia nel Grand Canyon DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Le salme dei nove italiani periti nel disastro aereo del Grand Canyon sono state sepolte ieri pomeriggio al cimitero romano di Prima Porta dopo II rito funebre officiato nella basilica di San Pietro e Paolo alla presenza di circa mille persone: familiari, amici, ma anche molta gente del quartiere. La Messa, cominciata alle 15,30 e conclusa circa un'ora dopo, ha vissuto il suo momento più Intenso quando Alessandra Annibali, la ragazza di 18 anni unica sopravvissuta della famiglia di Enrico Annibali, ha letto con voce tremante due passi tratti dalla Bibbia, per ricordare che -coloro c/ie una morte prematura ha sottratto conosceranno la vita e tema, Le bare erano arrivate ieri mattina dagli Usa all'acreoporto di Fiumicino, dove ad attenderle c'erano alcuni congiunti degli scomparsi: Barbara, la cugina Alessandra (anche lei unica sopravvesti la dell'altra famiglia, quella di Luciano Annibali) e poi nonni e zìi. Roberto e Maria Paola Vernava, i genitori di Daniele, un parente degli Annibali morto sul piccolo •Plper», sono arrivati in Italia a bordo dello stesso aereo che trasportava! feretri. Quando 11 De 10 è atterralo a Fiumicino tutti i familiari si sono fermati sotto la carlinga hanno atteso che le bare fossero calate. Un piccolo gruppo di fotografi che intendeva riprendere quelle scene strazianti è stato bruscamente invitalo ad allontanarsi da Barbara Annibali, scossa da una crisi di pianto. Poco dopo i feretri sono stati allineati davanti all'altare della basilica di San Pietro e Paolo, scelta da Barbara An- nibali, che ne frequenta la comunità religiosa insieme al fidanzalo, Fabio Principe. Molte corone di fiori, tra le quali quelle del Comune, rappresentalo al rilo dall'assessore alla Polizia municipale, Mario De Bartolo. Quindi, Intorno alle 10, le salme sono state tumulate nel cimitero di Prima Porta, una accanto all'altra. La disgrazia, come si ricorderà, ha quasi cancellato due intere famiglie, quelle dei fratelli Luciano ed Enrico Annibali, proprietari di un'orificerla di fronte al ministero degli Interni. Nel Pipcr Chleflain che si è schiantalo sulle pendici di una montagna in una località Impervia non lontano da Las Vegas sono morti Enrico Annibali, la moglie Maria Vittoria, il figlio Giancarlo; Luciano Annibali, la moglie Giuliana. I figli Federica, Francesco e Stefano; e infine Daniele Vernava, anch'egli imparentato con gli Annibali. Una tragedia terribile, e forse evitabile. Perché il piccolo «Pipcr» sul quale si trovavano i nove italiani non tornò indietro quando sul Gran Canyon una burrasca rese proibitive le condizioni di volo? Se lo chiede, per motivi intuibili, anche Robert Plcot, il direttore generale della compagnia — la Gesa Assi star.ee di Milano — con la quale gli Annibali avevano stipulalo un conlrato di assicurazione sulla vita relativo al viaggio negli Usa. -Quella mattina — ha detto Plcot tornato ieri mattina in Italia sull'aereo che trasportava le bare — sono parliti dall'acrcoporto di Las Vegas cinque velivoli, tutti regolarmente autorizzati, ma mentre quattro sono rientrati alla base il Pipcr sul quale viaggiava il gruppo di turisti italiani ha cambiato rotta sema darne notizia alla torre di controllo». Che cosa accade quella manina, probabilmente sarà argomento di scontro in tribunale tra la compagnia assicuratrice e la -Las Vegas Airlines-, La compagnia, infatti, non esclude che vi siano responsabilità della linea aerea statunitense. Pc. il resto Picot ha dichiarato che -la Gesa Assistance ha cercato di rendersi utile in ogni modo alle famiglie degli scomparsi. Una delle nostre dipendenti, su richiesta dei parciUi degli Annibali, ita raggiunto subito l'iiotel dove le due famiglie ' alloggiavano e ha controllato con la polista i bagagli degli scomparsi. Mancavano tre passaporti, che probabilmente alcuni turisti avevano con loro nel viaggio aereo. Tutto il resto è stato immediatamente rispedito a Roma-. Roma. Alessandra, unica sopravvissuta della famiglia di Luciano Annibali, abbracciala all'aeroporto dallo zio Roberto Vernava, che ha riaccompagnato in Italia le salme (Tclcfoto Ansa)