In fuga per la pensione

In fuga per la pensione Il progetto di riforma dell'Inps: allarme negli uffici pubblici In fuga per la pensione Il timore che la proposta di aumento dell'età minima pensionabile per i privati si estenda anche agli uffici della pubblica amministrazione ha già fatto affluire in Comune migliaia di domande per fine servizio - Lo stesso potrebbe accadere negli altri enti, col rischio di paralisi I lunzionari degli enti pubblici sono in allarme: si profila un'epidemia di domande per ottenere la pensione anticipata. Il Comune ne ha già. registrate circa 5 mila su un totale di 16 mila dipendenti. Se la stessa proporzione si verificasse tra i 40 mila che lavorano negli altri uffici pubblici della città e della cintura, negli ospedali e nell'Università, si arriverebbe ben presto alla paralisi. L'eventualità non è affatto remota: I provvedimenti del governo in materia di pensioni e le norme annunciate nei giorni scorsi (seppure ancora da precisare), hanno suscitato una certa agitazione. SI teme che, oltre a aumentare l'età pensionabile da 55 a 60 per le donne, da 60 a 65 per gli uomini, cambino le norme dei pensionamenti anticipati e si estendano dal settore privato a quello pubblico. Vediamo il caso dei dipendenti comunali: «Possono lasciare il lavoro dopo 25 anni di seriHzio — spiega Guido Ambrosini. segretario federale della Cisl — Enti locali — con la possibilità di "ricongiungere" periodi di servizio prestati altrove». In pratica: una persona assunta in Comune nel 1958 può lasciare il servizio nell'83. La pensione, per una fascia me dia di stipendio, sarà di circa 800 mila lire lorde, contro uno stipendio di circa un milione, sempre al lordo delle trattenute. La differenza, al netto, sarà sulle 150-200 mila lire: un incentivo modesto, nella maggior parte dei casi, per continuare a lavorare. «Ma c'è un aspetto particolare da cogliere — aggiunge Ambrosini —: chi ha oltre 25 anni di servizio è spesso una persona insostituibile,proprio per l'esperienza che ha accumulato e ha tante porte aperte nel mondo del lavoro». Ambrosini ricorda quanto avvenne, una decina d'anni or sono, con la famosa legge ..336» sugli ex-combattenti: marescialli, capitreno, funzionari e tecnici, lasciarono in massa la pubblica amministrazione creando vuoti incolmabili e costringendo il governo a varare nuove norme per richiamarli in servizio. «Il caso potrebbe ripetersi — ammonisce — perché non c'è chiarezza. Tutti temono che la riforma annunciata per il settore privato si estenda di riflesso al settore pubblico. E siamo soltanto agli inizi: finite le ferie, da settembre in poi il numero delle domande dovrebbe aumentare. I nostri uffici sono già sommersi dalle richieste di chiarimento». Cinquemila comunali che chiedono la pensione anticipata sono dunque pochi?. Fra le domande presentate nei mesi scorsi, molte sono un riflesso del decreto sulle pensioni baby. Il ministro le aveva tagliate a gennaio e la Cassazione aveva ritenuto illegittimo il provvedimento, ma soltanto sulla retroattività. Si sono sbagliati quasi tutti: le richieste presentate dopo il decreto (la maggioranza di quelle giacenti) non possono venire accolte». Dunque il grosso delle domande di pensione deve ancora arrivare e c'è da prevedere, oltre a un mezzo terremoto in Comune, Provincia e Regione, un nuovo esercito in mar eia verso nuovi posti di lavoro: quello dei nuovi pensiona ti di mezza età, ben qualifica ti, con una lunga esperienza alle spalle, poco disposti a passare le giornate su una panchina e decisi a trovarsi a tutti i costi un'altra occupazione. Coazze — Manifestazione domenica a Coazze, organizzata dall'Aria (Associazione nazionale alpini) di Coazze col patrocinio del Comune per il 55" anniversario del monumento all'alpino e al combattente di tutte le guerre. Al mattino, ore 10. sfilata dal parco comunale con deposi zione di corone al monumento. Santa Messa,

Persone citate: Ambrosini, Guido Ambrosini

Luoghi citati: Coazze