Le banche rifiutano prestiti alla Libia

Le banche rifiutano prestiti alla Libia Per finanziare nuovi investimenti Le banche rifiutano prestiti alla Libia LONDRA — Per la prima volta la Libia è costretta a cercare finanziamenti esteri al 100 per cento per un suo progetto di spicco, scrive il Financial Times. Si tratta della costruzione nel golfo di Sirte di un impianto per la produzione del concime azotato, per un valore complessivo di 200 milioni di dollari, per cui sono in lizza quattro compagnie: la Foster Wheeler Italiana, la Snamprogetti, la Marubeni (Giappone) e la Uhde (Rf t). Alle quattro compagnie la Libia ha chiesto di presentare entro la fine del mese un completo pacchetto di finanziamento — scrive il Financial Times —; in genere la Libia è in grado di finanziarsi i progetti, ma una diminuzione delle entrate petrolifere ed i costi dell'operazione militare nel Ciad hanno mutato la situazione. Il Financial Times afferma che le quattro compagnie stanno incontrando difficoltà a convincere le banche, inclusa la Arab Banking Corporation, a concedere prestiti alle condizioni, termini di nove anni, cercate dalla Libia. La risposta delle agenzie di credito agevolato alle banche non è stata infatti positiva. L'atteggiamento di tali agenzie potrebbe comunque mutare se risultasse chiaro che la concessione di crediti agevolati sta per diventare un passo indispensabile per ottenere in futuro rassegnazione di progetti di rilievo in Libia, conclude il Financial Times.

Persone citate: Arab, Foster, Wheeler

Luoghi citati: Ciad, Giappone, Libia, Londra, Sirte