E' Johansson il «pesce» più veloce delle piscine

E9 Johansson il «pesce» più veloce delie piscine EUROPEI 83 Il nuotatore svedese a sorpresa ha battuto il favorito Woithe nella gara più prestigiosa, i 100 stile libero E9 Johansson il «pesce» più veloce delie piscine Aveva già vinto a Spalato nel 1981 - La tedesca orientale Strauss record continentale dei 400 s.l. con la Lasi al primato italiano - Limite nazionale anche per la staffetta OAL NOSTRO INVIATO ROMA — La pioggia fa visita non gradita (però da giorni temuta) all'Euronuoto proprio nel giorno consacrato alla gara regina, i 100 stile libero. Una spruzzata breve e violentissima al mattino, uno sgocciolio quasi incessante, di varia intensità, per tutto il pomeriggio. Il diluvio-lampo del mattino dura poco più di un minuto e costa la gara — guarda il caso maledetto — al nostro grande vecchio, Marcello Guarducei. Proprio la sua batteria, la terza, è investita dai goccioloni: Marcello si batte gagliardo con Richter e Smirlagin, due campionissimi. Vince il dorsista-velocista Ddr, Guarducei sembra battere il sovietico, ma arriva male, tocca terzo in 51 "69, tempo buono ma non abbastanza per la finale. L'handicap d'aver nuotalo sotto la doccia è evidenziato dal tempo di Smirlagin, candidato alle medaglie: 51 "62. Costretto allo spareggio col britannico Lowe per l'ottavo posto, ti sovietico mezz'ora dopo senza pioggia segna 50"83. Nella tonnara schiumante della finalissima pomeridiana per il titolo di uomo più veloce nell'acqua si allineano dunque, dall'alto In basso, sotto ti cielo bigio: Andreas Schmidt, numero uno tedesco Ovest, 23 anni, 1,92; il campione d'Italia Fabrizio Rampazzo, padovano, vent'anni, poliziotto delle Fiamme Oro Roma, residente ad Auburn (Alabama), più bravo e fortunato di Guarducei ili batteria (51"36, primato personale), cosi da risultare il piccoletto della finale, con i suoi 183 centimetri; Per Johansson, biondo colosso svedese, 1,95, vent'anni, campione uscente; Jorg Woithe, campione olimpico e del mondo, ventenne Ddr, 1,95; Pelle Holmertz, n. 2 di Svezia, argento di Mosca '80, 23 anni, 186 centimetri; Alexey Markovsky, siberiano ventiseienne, delfinista deludente martedì (3' nei 100), ma sprinter possente, 1,89 per 84 chili; Dirk Richter, campione del mondo dei 100 dorso, secondo velocista Ddr, 188 centimetri, 18 anni; e infine Sergei Sìniriagin, zar di tutte le Russie, 20 anni, 1,94, campione universitario ad Edmonton. La gara finirà per mettere questi otto eroi praticamente in ordine d'altezza, a confermare ancora una volta che il nuoto degli Anni 80 richiede (e orinai non soltanto ai velocisti) fisici da basket. La sorpresa, semmai, è clic fra i due giganti più aitanti salga ancora una volta sul gradino più alto del podio lo svedese Johansson e non il favoritissimo «Sigfrido» Woithe. Come in un film già visto, mentre la pioggia concede una tregua e si accendono le luci dello stadio, si ripete in fatti pari pari la finale di Spalato '81. Va avanti già al tuffo Woithe, rullando e schiumando, alto sull'acqua come un tappo di sugliero. Lo segue più composto Jpliansson, che gli vira dietro (24"30 contro 24"0G), precedendo il forzuto Markovsky, che ha già dato tutto. A metà della vasca di ritorno, lo svedese si accorge dt poter vincere, la progressione del tedesco Est si è appannata, Johansson lo agguanta,sotto le ultime bandierine, lo supera, lo batte, mentre avelie Sìniriagin torna sotto benissimo, fino a prendersi ti bronzo mtnacctaìido Woithe. Stupore generale. Il biondo e ricciuto Per, nativo di lìorlange e studente ad Auburn come Rampazzo, ripete praticamente ti suo record- personale (50"20), confermandosi uomo vincente. Trascinalo ad un passaggio (24"92) troppo veloce per lui, che callista puro non è, Rampazzo finisce ottavo, peggiorando ancora una volta il tempo del mattino e fallendo l'attacco al record italiano. Dopo la collezione di quarti-quinti posti di lunedì, e quella di medaglie di martedì, gli azzurri raccolgono del resto per tutta la giornata piazzamenti fra l'ottavo e l'undicesimo. Fra i più meritevoli, con Rampazzo, le staffettiste record (ottave), il dorsista torinese Santi (doppio limite personale in batteria e in finale di consolazione) e anche Carla Lasi, romagnola di San Dona lo Milanese, che arriva al primalo italiano del 400 si dopo aver mancato dt poco la finale. Si sapeva del resto clic quella di ieri era la giornata meno propizia per gli azzurri. Oggi mentre entra in scena Saintkov, avremo Invece ima Savi da bronzo a delfino e si lente rà la sorte nella mischia della staffetta veloce maschile. La cronaca di ieri Ita offerto invece ancora un primato europeo, peraltro atteso, della tedesca Est Astrid Strauss (15 anni il Natale prossimo!) nei 400 si in 4'08"07, la scontata superiorità Ddr nella 4x100 e nei 100 dorso e un tiepido duello fra altre due torri (Sabololnov, 1.93. e Wladar. 1,91) fra i dorsisti uomini. Gianni Menichclli Ixi svedese Per Johansson