La dolce estate degli zuccherieri di Marco Borsa

La dolce estate degli zuccherieri Dallo Stato oltre 100 miliardi per l'industria saccarifera nazionale La dolce estate degli zuccherieri Ottimo il raccolto della bietola - Risultati brillanti per l'Eridania, il gruppo Montesi risale la china J MILANO — E' stata una •estate dolce quella che sta per (chiudersi per la lobby dello bucchero, sia per gli indu'striali saccariferi che le coojperative dei bieticoltori. Il raccolto della barbabietola benché limitato a 210 mila ettari, contro i 270 mila necessairi a coprire l'intero fabbisogno nazionale saccarifero, è stato eccellente sotto il profilo ideila qualità cioè del contenuto di zucchero estraibile che dovrebbe consentire una produzione di 13-13,5 milioni dì quintali contro gli 11 milioni eli quintali dell'anno scorso. [ Su questa produzione inoltre gli industriali dello zucchero potranno applicare un aumento di prezzo, ottenuto dal governo in luglio, di circa 90 lire al kg che per i consumatori si ridurrà a 45 lire perché l'altra metà è data dalle minori imposte. Insieme all'aumento di prezzo lo Stato ha provveduto anche a concedere una serie di finanziamenti per un totale di oltre 100 miliardi di cui circa 60 miliardi prevalentemente destinati al gruppo Montesi (Industria Zuccheri e Cavarzere) per il pagamento delle bietole e altri 40 miliardi di contributi sotto varia forma destinati alle cooperative dei bieticoltori che useranno parte di questi fondi per comprare qualche stabilimento in difficoltà. L'Eridania, il più grande produttore italiano, ha invece ottenuto un po' di miliardi in base alla legge 675 per la ristrutturazione industriale. Al governo si sono affiancate le banche creditrici degli zuccherieri che in sede Abl hanno concordato il rlfinanzlamento dei gruppi più indebitati come quello Montesi che ha cosi cominciato a risalire la china. Il buon raccolto di bietole e di finanziamenti pubblici ha avuto positiva accoglienza in Borsa dove 1 titoli saccariferi, depressi per buona parte dei primi mesi di quest'anno sono tornati a salire. L'Eridania, che oltre a controllare quasi la metà della produzione italiana (circa 5 milioni di quintali) produce in Francia 8,5 milioni di quintali a costi più bassi e con larghe possibilità di importazioni in Italia dove il consumo è attorno ai 18 milioni di quintali, ha chiuso ieri a 9280 lire, quasi 2000 lire oltre il massimo di 7770 lire del maggio scorso prima del recente aumento di capitale. La capitalizzazione della società ha superato cosi i 300 miliardi contro i 263 miliardi della fine del dicembre scorso sulla base dei dati forniti dal comitato della Borsa di Milano. Per i titoli del gruppo Montesi, invece, la Borsa si è limitata a mantenersi alla fine stra smobilitando una parte delle posizioni al ribasso che si erano accumulate tra il feb braio e il marzo scorso quando più acute apparivano le difficoltà finanziarie delle società in questione. La Industria Italiana Zuc¬ cheri tuttavia capitalizzava a metà di agosto non più di 28 miliardi contro i 48 miliardi circa della fine di dicembre e gli oltre 100 miliardi di un anno prima. Con una chiusura ieri a 1485 lire il titolo, pur non essendo ai minimi, resta ancora sotto il valore nominale di 2000 lire mentre la Cavarzere si mantiene a circa 1300 lire, circa il 30 per cento sopra il nominale. Marco Borsa

Persone citate: Montesi

Luoghi citati: Cavarzere, Francia, Italia, Milano