Una pesante imposta su cani e gatti In Bulgaria sono «nemici di classe»
Una pesante imposta su cani e gatti In Bulgaria sono «nemici di classe» L'accusa è di parassitismo: la tassa annua è pari a uno stipendio Una pesante imposta su cani e gatti In Bulgaria sono «nemici di classe» SOFIA — Un'esorbitante tassa è stata imposta in Bulgaria ai proprietari di cani: 100 leva l'anno, corrispondenti a uno stipendio medio mensile. E' stato inoltre sancito nei confronti dei cani il divieto di circolare sulle strade. Nonostante questo pesante obolo fiscale, la nuova ordinanza del governo di Sofia è stata considerata una vittoria dai cinofili, che avevano protestato vigorosamente, contro la campagna di sterminio condotta dalle autorità dopo che il partito comunista aveva definito cani e gatti «improduttivi e parassitari», bollandoli così come «nemici di classe». Ispira?idosi all'esempio dato qualche tempo fa dall'Urss, le autorità bulgare avevano aperto la caccia a cani e gatti randagi, ponendo una taglia sulla loro testa. Per ogni esemplare abbattuto veniva, corrisposto un premio di 12 leva, pari a tre giornate di lavoro, previa consegna delle orecchie dell'animale. Quest'ulti¬ mo passava poi alla lavorazione per la produzione di colli di pelliccia c pellicce destinati ai negozi di Stato. Nel corso di questa epurazione, in cui caddero vittime Ì00 mila cani e un numero ansor maggiore di gatti, non mancavano incidenti «spiacevoli», come nel caso dell'uccisione di un cane-guida di un cicco in un momento di riposo oviiero di quella di un micino di una bambina di 5 anni, che )ie riportò uno choc. Le proteste suscitate, da questo sterminio — «crine Dcr Spicgcl — furono tali e tante da indurre, i governanti a interrompere la campagna contro i «parassiti» a quattro zampe e a decretare invece un pesante aumento del balzello a beneficio delle casse statali. Queste ultime introitano dai proprietari di cani tasse superiori del 43 per cento a quelle in vigore per le auto. Un gruppo di cittadini austriaci, durante una recente visita in Bulgaria, ha voluto registrare le conseguenze della campagna governativa: durante none giorni di permanenza, i turisti hanno incontrato soltanto due cani e nessun gatto.
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