Metalmeccanici: avvio difficile verifica la prossima settimana? di Gian Carlo Fossi
Metalmeccanici: avvio difficile verifica la prossima settimana? De Michelis ieri ha ricevuto la Federmeccanica, oggi rivede la Firn Metalmeccanici: avvio difficile verifica la prossima settimana? La delegazione industriale (Moriillaro, Annibaldi della Fiat, Melissari dell'Assolombarda) ha ribadito il suo giudizio sull'ipotesi Scotti: «No» su orario e flessibilità, «sì» sugli altri cinque punti - Per i trasporti un autunno teso ROMA — Gli imprenditori metalmeccanici privati hanno confermato ieri al nuovo ministro del Lavoro De Michelis il loro giudizio («No» su orario e flessibilità, «SI» sugli altri cinque punti) in merito M''ipotesi Scotti» per il rinnovo del contratto nazionale cii oltre un milione di lavoratori dipendenti dal settore. Un giudizio chiaramente articolato, ha precisato il consigliere delegato della Federmeccanica Mortillaro, che — di fronte al -prendere o lasciare» intimato pressantemente dal precedente ministro — aveva finito per assumere il significato di un rifiuto complessivo, ma che invece lasciava spazi significativi per lo sviluppo di utiii approfondimenti al tavolo ministeriale o nella «sede classica» del negoziato diretto fra le parti. Non a caso, all'incontro con De Michelis (durato più di un'ora), Mortillaro non si è presentato solo, come frequentemente aveva fatto nel torrido mese di luglio, anche nei momenti più incandescenti dello scontro con la Pini, ma soprattutto con il ministro Scotti. Quasi a sottolineare la compattezza del fronte imprenditoriale messa in discussione negli ambienti sindacali, a fianco del capo della delegazione vi erano il responsabile della relazioni industriali della Fiat Annibaldi, Melissari dell'Assolombarda (l'organizzazione che aveva spezzato qualche lancia a favore della proposta Scotti), Di Vieto dell'associazione industriali di Brescia ed altri rappresentanti e dirigenti qualificati. Orario e flessibilità, ha insistito la delegazione degli industriali privati, erano i punti su cui Federmeccanica e Firn avevano cominciato a discutere in febbraio, senza trovare l'accordo; questi sono i punti che hanno fatto naufragare l'ipotesi Scotti che offriva «una via di uscita certamente accettabile per i sindacati, ma del tutto inadeguata per le aziende» ; questi, ancora, sono i punti sempre scottanti riemersi ora nei due primi contatti di De Michelis, quello di lunedi con la Firn e q quello di ieri con la Federmeccanica. Oggi il ministro si incontra nuovamente con la Firn e quasi certamente, dopo una pausa di riflessione, comincerà a tentare un «affondo- nei primi giorni della prossima settimana: per il momento, nessuna dichiarazione, nessun comunicato ufficiale, nessuna indiscrezione. Soltanto molla cautela, nella consapevolezza dell'estrema difficoltà di questa vertenza, che associa a motivi tecnici ed economici aspetti non trascurabili di strategia più generale, strettamente collegati — per gli industriali — all'urgenza di creare condizioni valide per la lotta all'inflazione,' la ripresa dello sviluppo, l'effettivo rilancio dell'occupazione. Anche dalla delegazione della Federmeccanica non è venula alcuna indicazione. Annibaldi e Melissari hanno rifiutalo qualsiasi dichiarazione. Mortillaro, non meno abbottonato, si è limitato a dire: «£" stata una semplice ricognizione». Una ricognizione, peraltro, che ha messo in evidenza luci ed ombre di questa lunga controversia, le persistenti difficoltà e gli aspetti meno negativi, forse qualche nuova alternativa da esplorare pur nel quadro del tanto discusso accordo del 22 gennaio sul costo del lavoro. Non mancano, ovviamente, spinte dal sindacato per una rapida conclusione del con tratto. La segreteria della Cgil lombarda ha chiesto ieri «la piena assunzione della proposta di mediazione nel ministro Scotti e l'avvio immediato di una efficace ini ziativa del moittmcnto sinda cale sul fronte di una ricerca e di una pratica di nuoi>c reta zioni industriali». Se tutto do¬ vesse iallire, il ricorso a massicci scioperi sarebbe inevitabile a non lontana scadenza. Pure il settore dei trasporti è in fermento. « Temo — ha dichiaralo il segretario nazionale della Filt-Cgll Gallo — clic i prossimi giorni, i prossimi-mesi saranno mollo difficili per le. ferrovie, gli aerei, il trasporto merci. Chiederemo al governo di intervenire. Gian Carlo Fossi
Persone citate: Annibaldi, De Michelis, Mortillaro, Pini
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