Governo e Procura: sentiamo Pannella di Alberto Rapisarda

Governo e Procura: sentiamo Palmella La denuncia del leader radicale su un possibile attentato a Pertini Governo e Procura: sentiamo Palmella Il segretario del pr oggi da Scalfaro: rivelerà la fonte della sua sortita? • La magistratura apre un'inchiesta preliminare ROMA — Da ieri sera le denunce che il radicale Pannella va facendo circa presunti attentati contro il presidente della Repubblica Pertini interessano anche la magistratura romana. La procura generale ha preso l'iniziativa di aprire una inchiesta preliminare sulle voci diffuse da Palmella, prendendo d'anticipo la procura della Repubblica, che pare stesse anche lei per adottare uguale iniziativa. Per il momento si sa solo clic è stato aperto un fascicolo con la consueta intestazione «Atti relativi a.... Non si parla ancora di convocazione a Palazzo di Giustizia del deputato radicale, ma pare assai probabile che ciò debba avvenire nei prossimi giorni. La procura vorrà conoscere le fonti di notizie tanto allarmanti. Il segretario radicale deve aver ben valutato la portata delle sue parole, ed anche il risphio di poter venire incriminato per diffusione di «notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico». Anche il governo ha aperto una sua «inchiesta». Su invito del presidente del Consiglio Craxi. il ministro dell'Interno Scalfaro sta cercando Pannella per porgli le domande che un po' tutti vorrebbero largii: chi e che cosa gli danno tanta sicurezza nel denunciare complotti contro Pertini? Ieri Pannella non era a Roma, ma ha comunque parlato per telefono da Bruxelles con Scalfaro. Il segretario radicale è rientrato nella capitale nella tarda serata e si recherà al Viminale probabilmente oggi. Finisce cosi nelle mani della giustizia, oltre che all'esame del governo, il «caso» che Pannella ha fatto crescere con una serie di martellanti denunce diffuse per quattro giorni consecutivi. Ancora ieri sera sull'agenzia «Notizie radicali» il segretario pr ripeteva, anticipando quanto probabilmente dirà a Scalfaro e ai magistrati: «Penso e so quel che ho detto. Ho detto esclusivamente quel che ho scritto. ! nemici della Repubblica devono passare necessariamente sul cadavere del Presidente, se vogliono portare a termine i loro disegni fin troppo chiari: perché contro ogni loro previsione Pertini continua a crescere come persona e come politico, come statista e come democratico-. • Si difende Pertini battendo e iissuadendo i nemici della Repubblica che sono onnipotenti» conclude il segretario radicale. Dal Quirinale non è arrivata alcuna reazione ufficiale alle parole di Pannella. Ma hanno cominciato a farsi sentire gli organi ufficiali dei partiti. Per la prima volta oggi «Il Popolo, (quotidiano della de) prende in considerazione il «caso» per sostenere che Pannella è al servizio di un progetto di destabilizzazione del pei con l'obbiettivo di attaccare il governo e che è un provocatore. Il quotidiano comunista l'«Unità» invita il ministro Scalfaro a sbrigarsi a chiedere chiarimenti a Pannella, perché sul Presidente della Repubblica non si può scher- Alberto Rapisarda (Continua a pagina 2 in settima colonna) SE LO DICE MARCOS, C'EV DA CREDERGLI

Luoghi citati: Bruxelles, Roma