Baires, rapito l'uomo anti P2

BaireSf rapito l'uomo quii P2 Guillermo Kelly con le sue accuse aveva portato all'arresto dell'amiti. Massera BaireSf rapito l'uomo quii P2 Un commando di uomini armati e in divisa ha bloccato in pieno centro l'auto del giornalista - Il corpo ritrovato poche ore dopo nella zona nord della città? - Aveva smascherato numerosi affiliati alla loggia di Gelli nei vertici delle forze armate - L'ultima intervista: «Sto arrivando alla punta della piramide» BUENOS AIRES — Guillermo Patricio Kelly, l'uomo che denunciò le attività illecite della P2 in Argentina, è stato rapito ieri a Buenos Aires, e, forse, subito ucciso. Giornalista ed ex dirigente del partito nazionalista, Kelly aveva pubblicamente annunciato negli ultimi giorni di conoscere gli autori del sequestri e degli assassinii della diplomatica Helena Holmberg, del giornalista Marcello Dupont e dell'industriale Fernando Branca. Il rapimento è avvenuto alle 7.40 locali, a circa 300 metri dalla casa di Kelly, nel pieno centro di Buenos Aires. Secondo una ricostruzione fatta dalla moglie, che ha ricevuto notizie da una vicina, presente al sequestro, il giornalista stava percorrendo a bordo della sua automobile una via nel Barrio di Nuez, quando è stato affiancato da un gruppo di individui armati e in uniforme, giunti sul posto a bordo di diversi automezzi. La vicina della signora Kelly ha aggiunto che nei pressi si trovavano auto della polizia, che però non sono intervenute. Un'altra testimone ha raccontato che Kelly, accortosi di essere inseguito da due automobili, ha accelerato l'andatura perdendo poi il controllo della sua vettura e fi¬ nendo contro un semaforo. In quel momento tre uomini in uniforme militare hanno aperto le portiere dell'auto, mentre un quarto li incitava ad agire rapidamente. Uno dei rapitori si è scagliato contro Kelly, ancora al volante; ne è uscito con gli abiti macchiati di sangue e rivolto agli altri uomini del commando (in tutto undici) ha gridato: «Anche questo è liquidato*. Il corpo di Kelly, ferito o forse già ucciso, è stato scaraventato sul sedile posteriore di un'auto. Le vetture usate dal commando sono ripartite e sono state abbandonate poco lontano. Il cadavere di Kelly sarebbe stato ritrovato a mezzogiorno, in un quartiere della zona nord di Buenos Aires. Ma la notizia non è stata confermata. Informato del rapimento, il presidente argentino Reynaldo Bignone ha espresso la sua «indignazione» ed ha assicurato che la polizia «lavora attivamente per chiarire il deplorevole episodio». Kelly è stato uno dei principali accusatori della P2 in Argentina; nelle attività della loggia risultano coinvolte numerose personalità, fra le quali alti ufficiali delle forze armate come l'ammiraglio Emilio Massera, attualmente in carcere. Massera era stato chiamato in causa in una delle ultime denunce di Kelly, insieme con il segretario generale della potente organizzazione i.62 Organizaciones Gremiales Peronlsta», Lorenzo Miguel. L'ammiraglio Massera è in carcere in relazione alla scomparsa dell'imprenditore Fernando Branca, «desaparecido» il 27 aprile del '77. L'inchiesta di Kelly su questa vicenda aveva messo in luce le torture subite da dissidenti politici in centri militari o nelle basi della organizzazione terroristica di estrema destra «Triple A» (Alleanza Anticomunista Argentina). Sulla rivista «Quorum», poi chiusa per ordine del governo, Kelly aveva collegato Massera e la P2 con la scomparsa di Branca e aveva accusato Lorenzo Miguel per la morte #di Jorge Hugo Dub— chak, un ex custode che sarebbe stato incenerito in un forno per ordine dello stesso Miguel. Negli Anni 50 Kelly era stato a capo delle squadre d'assalto peroniste. Dopo la caduta di Peròn era fuggito dall'Argentina. Catturato in Cile, era riuscito a evadere dalla prigione di Santiago travestito da donna poco prima che fosse concessa l'estradizione. Diventato consulente della polizia segreta del dittatore venezuelano Perez Jimenez, fuggi da Caracas nel gennaio del '58 durante la rivolta che causò la caduta del regime. Tornato a Buenos Aires fu arrestato con l'accusa di assassinio, rapina a mano armata e estorsione. Domenica scorsa, in una intervista all'agenzia «Noticias Argentinas», Kelly aveva di¬ chiarato che stava arrivando alla «punta della piramide» nelle sue indagini su numerosì crimini collegati anche alla P2. Aveva inoltre espresso il timore, poi rivelatosi fondato, di poter cadere vittima di qualche agguato. Una radio locale di Buenos Aires, «Radio Argentina», ha diffuso ieri una intervista attribuita al giornalista nella quale Kelly afferma: «// Paese è prigioniero di una mafia. Di tutto ciò sono responsabili un gruppo di militari, alcuni della marina, altri dell'aeronautica e dell'esercito, che stanno appoggiando ancora una volta la finzione, ossia una democrazia formale che serva gli interessi di questa mafia». Per tutto il pomeriggio elicotteri e auto della polizia hanno setacciato la zona Nord di Buenos Aires alla ricerca dei rapitori di Kelly. L'unica traccia è per ora una telefonata fatta da un gruppo clandestino, «Argentina libera». Un uomo ha informato il quotidiano «Cronica» che alle 11,45 «è stata uccisa la canaglia Kelly». «Il prossimo — ha aggiunto lo sconosciuto — sarà il giudice Salvi», il magistrato che ha ordinato l'arresto dell'ammiraglio Massera e che si occupa delle ramificazioni della P2 in Argentina. r. i. Guillermo Patricio Kcllv