Una serata con il Decamerone nel campeggio per soli «gay» di Ermete Grifoni

Una serata con il Decamerone nel campeggio per soli «gay» Spettacoli e dibattiti a Porto S. Elpidio per 500 ospiti Una serata con il Decamerone nel campeggio per soli «gay» PORTO S. ELPIDIO — «Ciascuno fa i conti con la propria storia. In effetti, questo è oggi in Europa l'unico nostro campeggio. Ma non perché gli italiani siano in testa a certe battaglie di libertà sessuale; solo perché in altri Paesi non c'è bisogno di testimoniare cosi una condizione di vita, i gay sono già integrati nella società». Chi fa questo discorso è Ivan Teobaldelli, fiorentino residente a Milano che con Felix Cossolo di Torino dirige il mensile di cultura e seduzione gay «Babilonia». Tira scirocco sul mare. Il camping è in mezzo alle querce secolari, ai pini, ai corbezzoli del parco di villa Calzecchi, che un tempo apparteneva a un cardinale. Per questo i bungalow (26.000 lire al giorno), la discoteca, il ristorante, le tende, convivono con busti impettiti e fontane seicentesche. Al massimo, guardando tra le siepi di lauro si può far confusione tra statue di marmo e qualche ospite, che fa pratica naturista sotto il sole al bordo della piscina. Ma c'è molta quiete e compostezza in giro. 1500 gay, quasi tutti giovani che sono arrivati da tutta Italia (ci sono però anche tedeschi, francesi, olandesi, spagnoli) vogliono testimoniare che si può essere gente normale pur essendo omosessuali. Non chiudono, dicono, la porta in faccia a nessuno, combattono solo quel po' di curiosità che spinge chi si presenta al cancello chiedendo un gesto simbolico, la sottoscrizione di un tesserino di adesione al campeggio. Molta gente non entra, altri si. Cosi nel parco della villa non circolano solo gay, lesbiche, transessuali, ma anche gente che condivide lo scopo del campeggio, «provocatorio» ancora per gran parte della morale comune. I ragionamenti di Teobaldelli sono logici, coerenti: «Facciamo il campeggio che già si svolse a Capo Rizzuto, Ortona, Vieste — dice — perché i gay possano conoscersi, stare insieme e divertirsi. Specie per chi vive in provincia dove il diverso è indicato a dito, emarginato e spesso aggredito significa uscire dalla solitudine. Qui può fare ciò che vuole, il che è tutto nel campo della libertà sessuale di cui siamo alla preistoria. Non si può non riconoscere tuttavia che c'è stata una crescita civile — aggiunge — 20 anni fa un campeggio di questo genere era impensabile». L'atteggiamento dei marchigiani: in paese non volevano dare le lenzuola ai bungalow, ma è stato per un malinteso. La gente è molto curiosa, ma anche molto discreta e arriva al problema di libertà attraverso il sentimento e l'intuizione. Sarà anche questa un'occasione per riflettere, dice Cossolo. Il Gay-camp infatti dibatte anche problemi di condizione umana, discute di prevenzione sanitaria, del morbo Aids che però in Italia non esiste, dicono, è solo un riflesso della cultura americana. Sabato prossimo alle 19 convegno sull'abrogazione degli articoli di legge sul comune senso del pudore, con il senatore comunista Nereo Battello e Dora Pezzilli, che è tra le fondatrici dell'associazione dei diritti delle prostitute, poi una festa popolare, aperta a tutti. Venerdì sera, serata dedicata al Decamerone. con una novella, rappresentata nel parco della villa da un gruppo di Napoli. Ieri sera serata culturista. Colore? Molto, ma è anche troppo facile indulgere ad esso. Ermete Grifoni

Persone citate: Cossolo, Dora Pezzilli, Felix Cossolo, Ivan Teobaldelli, Nereo Battello, Ortona, Rizzuto, Teobaldelli, Vieste

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano, Porto S. Elpidio, Torino