Bacco prenota una gondola di Franco Giliberto

Bacco prenota una gondola Forse una grande «Festa internazionale del vino» a Venezia Bacco prenota una gondola Progetto di una rassegna enologica per rilanciare la buona immagine del vino di qualità - Verrebbero organizzati convegni sui risvolti economici storici e scientifici DAL NOSTRO INVIATO VENEZIA — Sulla Laguna c'è chi vuole imitare la favolosa Oktoberfest di Monaco: ma sostituendo 11 vino italiano alla birra, evitando le scompostezze della sagra paesana, promuovendo dibattiti d'alto valore culturale, imponendo alla «Festa internazionale del vino- uno stile compassato, nobile, solo lievemente euforico. Se a Monaco in ottobre è facile finire lungo distesi a dormire sotto i tavoli delle birrerie, a Venezia nessuno dovrà ruzzolare ubriaco nei canali. L'idea di lanciare una festa del genere (si svolgerebbe in primavera, avrebbe cadenza annuale o biennale) sta maturando mentre nei Paesi a «cultura enologica» cominciano a serpeggiare valutazioni pessimistiche sul vino: se ne produce troppo, i consumi diminuiscono, i prezzi lievitano, il «protezionismo fiscale» di varie nazioni scandinave e anglosassoni frena le espor| tazioni, a dispetto di molti i finnici, irlandesi, statunitensi ! e inglesi, che berrebbero il | buon bicchiere quotidiano a più riprese e non costasse eccessivamente. Ammesso che questa crisi si acuisca, che nemmeno la trovata del «vino in lattina» o in contenitori di cartone plastificato serva a mitigarla, che cosa fare? Arroccarsi in difesa, sradicare i vigneti, versare un certo numero di botti di vino nei fiumi e nei laghi, imitando la estiva, paradossale distruzione di tonnellate di frutta e pomodoro? «Direi proprio di no — sostiene Dino Boscarato, presidente dell'Associazione Italiana Sommeliers — direi che prima di eventuali provvedimenti drasticamente riduttivi bisognerebbe dar vita a iniziative promozionali di rango, che ristabiliscano la buona immagine del vino di qualità Un primo passo potrebbe essere proprio questa "Festa internazionale del vino", che nessuna città al mondo potrà ospitare con maggiore richiamo di Venezia, con altrettanto affascinanti effetti promozionali». Il progètto di Boscarato è nella fase ideativa. vari enti pubblici cittadini e regionali hanno cominciato a valutarne con interesse l'elaborazio- ne e le possibilità di sponsorizzazione. Per una settimana, secondo la bozza di programma, una ventina di campi e campielli veneziani dovrebbero essere messi a disposizione di rappresentanze ufficiali di tutte le regioni italiane che, tramite consorzi di produttori, verrebbero a esporre e a illustrare rispettivamente i vini piemontesi, toscani, veneti, emiliani e cosi via. «Anche con il criterio della mostra mercato — dice il presidente dei sommeliers — ma salvando la forma, censurando gli allestimenti pressapochisti, da mercato rionale con le bancarelle, pretendendo signorilità e dignità d'organizzazione». Boscarato sa quanto i veneziani residenti storcano già il naso per certe manifestazioni sbracate, che hanno stravolto i quieti ritmi di vita della Ve¬ nezia d'un tempo, e non vuole ripetere l'errore. Ipotizzando nella settimana di « Festa del vino- un afflusso notevole di visitatori e degustatori, non intende spegnere gli entusiasmi folcloristici che l'iniziativa stimolerebbe: «Ma infondendo ai festeggiamenti misura e capacità professionale, così come i cinquemila sommeliers italiani iscritti alla nostra associazione farebbero nei miei panni». Anche la Fondazione Cini, con alcuni suoi esponenti, guarda con curiosità e interesse al progetto. Sembra vacuo e frivolo il tema della festa in preparazione, ma l'isola di San Giorgio e la sua prestigiosa Fondazione culturale potrebbero aderire e contribuire alla riuscita della manifestazione se, come prevede Boscarato. parallelamente alla mostra mercato sarà organizzato un convegno d'alto livello culturale sui risvolti economici, storici e scientifici di «sua maestà il vino». Invitando allo svolgimento del dibattito e delle tavole rotonde esperti di fama mondiale. «Ci rivolgeremo anche, naturalmente, a tutta una serie di delegazioni di sommeliers ed importatori stranieri, che saranno invitati — accanto ai profani — a esplorare quell'universo saporoso costituito dalla produzione vinicola italiana: perciò wine-tastings scrupolosamente guidati e realizzati con perfezione tecnica, meetings per addetti ai lavori d'altre nazioni, che possono diventare i più efficaci veicoli di pubblicizzazione del nostro migliore vino, Oltr'Alpeealdi là dell'Oceano». L'Italia, con circa 80 milioni d'ettolitri l'anno, è il Paese di maggiore produzione di vino al mondo. Se l'iniziativa veneziana andrà in porto, non è azzardato prevedere che l'adesione delle nostre regioni, dalla Sicilia al Friuli-Venezia Giulia, sarà massiccia. Lino Toffolo, per la parte musicale, ha già dato il suo consenso: sta preparando una nuova versione di « Venera la luna e tu». Con il vino al posto della luna. Franco Giliberto

Persone citate: Bacco, Boscarato, Dino Boscarato, Lino Toffolo

Luoghi citati: Friuli, Italia, Monaco, Sicilia, Venezia, Venezia Giulia