Morti i 3 alpinisti italiani in Groenlandia di Angelo Conti

Morti i 3 alpinisti italiani in Groenlandia Avvistati dall'elicottero dopo dieci giorni di ricerche fra i ghiacciai Morti i 3 alpinisti italiani in Groenlandia Sono morti 1 tre alpinisti italiani dispersi da dieci giorni sull'Isola di Upernavik. nello stretto di Baf f in, sul lato occidentale della Groenlandia. La spedizione di soccorso, composta da tre guide di Bardonecchia e da un esperto delle terre artiche, ha potuto accertare ieri che poco più a valle del corpo già individuato lunedi ci sono alcuni rigonfiamenti della neve fresca che lasciano intravedere le sagome degli altri due scalatori. Le ricerche hanno messo a dura prova i soccorritori che, trasferitisi sull'isola venerdì con una barca di pescatori, dopo una navigazione fra i ghiacci durata quattro ore. hanno poi per 2 giorni interi effettuato soltanto ricognizioni a piedi per via del maltempo che impediva agli elicotteri di decollare. Solo lunedi sono stati raggiunti da un velivolo della Groenlandair, noleggiato dal capo spedizione prof. Mario Marchiorl all'aeroporto di Umanak, il centro abitato più vicino (circa 100 chilometri) all'isola di Upernavik. I corpi di Giorgio Pettigiani. Pino Agnolotti ed Enrico Bologna probabilmente non verranno recuperati. «Lo zona non consente assolutamente un atterraggio — ha spiega¬ to il pilota del velivolo — perché troppo scoscesa e irta di fenditure. Non dei veri e propri crepacci ma scalini e guglie di ghiaccio alte una decina di metri. Siamo proprio nel punto in cui il ghiacciaio tende a frantumarsi nella sua discesa a valle. L'elicottero è piuttosto grosso e quindi poco agile. E' esclusa la possibilità, almeno con questo mezzo, di operare con un verricello. Tra l'altro la gola è spazzata da un forte vento-. Delle difficoltà che si stanno incontrando ha parlato ie- ri notte il prof. Marchiorl con una telefonata al sindaco di Bardonecchia. Alessandro Glbello. e al responsabile del Cai, dottor Paolo Massara: sono state interpellate le famiglie dei tre scalatori che hanno ringraziato i soccorritori, pregandoli di non rischiare. Ezio Laborla. Sergio Bompard e Federico Curshinski ripartiranno oggi alle prime luci dell'alba (che qui. per via della latitudine, compaiono alle 3,30 del mattino) per un'ulteriore esplorazione, l'ultima. «Cercheremo di recuperare almeno un corpo. Per farlo sarà necessario trovare uno spiazzo in grado di consentire all'elicottero di atterrare — ci ha spiegato Mario Marchiorl — ma nei giorni scorsi non ne abbiamo visti-. Intanto anche il tempo peggiora: dopo due giornate accettabili sono nuovamente comparse a nord grosse formazioni nuvolose. Gli esquimesi dicono che potrebbe nevicare. I soccorritori partiranno per l'Italia domani: via Sondre Stromfiord raggiungeranno Copenaghen e di qui proseguiranno per Bardonecchia con il camper utilizzato da Enrico Bologna per raggiungere la capitale danese. Si sono intanto appresi altri particolari sulla spedizione di Giorgio Pettigiani. Pino Agnolotti ed Enrico Bologna. Il loro obiettivo era essenzialmente quello di scattare le fotografie necessarie per corredare una pubblicazione sull'Isola di Upernavik in gran parte già redatta dall'Agnolotti e dal Pettigiani che erano stati in Groenlandia due anni fa. Allora, soprattutto per il maltempo, non fu possibile completare le necessarie riprese. Non era nelle intenzioni del terzetto compiere particolari ascensioni ma sembra che, a un certo punto, sia sorta l'esigenza di fotografie panorami- che e che il terzetto abbia deciso di scalare la Great White Tower, una montagna alta appena 2100 metri, ma particolarmente suggestiva per i numerosi ghiacciai che ospita sulle sue pendici. L'ascensione, cominciata presumibilmente il 4 agosto, è stata portata a termine. La sciagura, secondo una prima ricostruzione, sarebbe accaduta proprio mentre Pettigiani, Agnolotti e Bologna erano sulla vetta della montagna. Un lastrone di neve largo quaranta metri si è improvvisamente staccato dalla base scivolando verso un precipizio che sovrasta il ghiacciaio che si estende verso Nord. Inutili i tentativi dei tre uomini che sono stati travolti dalla massa nevosa. La circostanza è confermata dalle rilevazioni di un elicottero danese, intervenuto nella prima fase delle ricerche prima delle successive abbondanti nevicate: le tracce, nitide sino alla vetta, scomparivano improvvisamente, come se gli scalatori fossero stati travolti da una slavina. La squadra di soccorso ha recuperato al campo base una tendina stracciata dal vento, tre sacelli a pelo, un quaderno di appunti e due racchette da neve. Riporterà tutto in Italia^Angelo Conti '

Luoghi citati: Bardonecchia, Bologna, Copenaghen, Groenlandia, Italia