Saper spendere In vaso di coccio

Saper spendere In vaso di coccio Saper spendere In vaso di coccio In vaso di coccioSi può trapiantare e coltivare una pianta di bouganvillea. ma è adatta solo ai climi miti ra calcarea richiedono un I zione questo e il period «Mi .sono innamorata quest'anno delle piante di "buganvillea'' — scrive Angelina D. — perché ne ho viste di splendide nei giardini della Riviera dove ero in villeggiatura. E mi è venuto il desiderio di averne alcmno un piccolo ciuffo nell'aiuola di casa mia sulle colline del Monferrato, ma temo che sia impossibile per la diversità di temperatura tra la mia zona e il mare. Oppure credete che esista qualche accorgimento per consentirmi di averne un bel vaso? E come posso procurarmela e coltivarla? Sono piante molto delicate?». ** Originarie delle foreste tropicali o subtropicali nel Brasile, le buganvillea non sono molto numerose. 7-8 specie in tutto, ed in Europa ne sono state introdotte soltanto sei. Ma hanno una caratteristica: «Possono essere coltivate in piena terra — spiega la dott. Elena Accati dell'Istituto di Scienza delle coltivazioni — soltanto nelle regioni mediterranee o comunque a clima mite; altrove la loro sensibilità al freddo le fa considerare piante da serra o quantomeno da aranceti». Continua l'esperta: «Piuttosto rustiche e sobrie in fatto di terreno, le buganvillea preferiscono un terreno argilloso e di natu- ra calcarea, richiedono un buon drenaggio specie nei periodi di stasi vegetativa (cioè non ci deve essere ristagno di acqua nel terreno in cui affondano le radici) e questa consizione può essere realizzata ponendo al londo della buca all'atto dell'impianto un modesto strato di ghiaia che assicuri un deflusso costante dell'acqua... E per chi non abita in zone marittime? Secondo l'esperta si può coltivare una pianta di buganvillea anche in vasi di coccio o in mastelli di legno e quando in autunno s'avvicina il tempo freddo si può ricoverare in piccole serre. La tecnica di coltivazione in questi casi sarà un po' diversa: il terriccio dovrà essere lievemente più ricco di materiale organico e occorreranno innaffiature più frequenti nelle prime ore del mattino durante i forti caldi estivi. Per il sistema di propaga? I zione questo e il periodo j adatto, agosto: «Si possono tare le talee con materiale semilignificato: esse vanno I poste in terrine di coccio con substrato sabbioso e ben drenato: risulta sempre utile l'immersione della base delle talee in ormoni sintetici in polvere per facilitarne la radicazione. Questa avviene di solito in breve, poche settimane o anche meno se le talee fruiscono di un calore di fondo e di un ambiente costantemente umido, ma in misura non eccessiva. Quando la radicazione è avvenuta, visibile dal nuovi germogli, si provvede ad invasare le giovani piantine in vasi di coccio del diametro di 10-12 cm in un substrato leggermente più ricco». Conclude la dott. Accati: .E' consigliabile la potatura subordinata alla forma che si vuol dare alle piante, mentre per quelle destinate a muri o pergolati basterà eliminare ad aprile ì rami deboli. Sono piante che per fortuna non sono soggette a gravi malattie e quindi qualche trattamento antiparassitario preventivo sarà più che sufficiente». * Per Albertina che ce ne aveva tatto richiesta abbiamo l'Indirizzo di un arti- [ giano in grado di realizzare ; vetri e disegni colorati. Ce ! lo ha fornito l'arch. GiovanI ni Saracco che, come egli | stesso scrive, ha avuto moI do «di apprezzare il suo lavoro in alcune significative e originali realizzazioni». Lo ; teniamo a sua disposizione. * Da nonna Teresa per I Giorgina ecco una bella finanziera piemontese: «7n- I gredienti: due animelle. 250 j gr di filone, 100 gr di funghi . porcini sottaceto, 100 gr di ! creste di pollo, 150 gr di fe: gatini di pollo, una scatola i di piselli teneri, brodo e marsala. Far cuocere in ac| qua acidulata le animelle e pulirle: far prendere bollore al filone buttato in acqua bollente e pulirlo e cosi alle creste. In un tegame far rosolare burro e unire le animelle a pezzetti e leggermente infarinate, far dorare le creste, il filone e i fegatini, unirli al resto con i funghi e i piselli, cuocere con un po'di brodoe un bicchierino di marsala secco, salare». Simonetta

Persone citate: Accati, Angelina D., Elena Accati

Luoghi citati: Brasile, Europa, Monferrato