Pinochet minaccia l'opposizione «Posso colpire, come 10 anni fa»

Pinochet minaccia l'opposizione «Posso colpire, come 10 anni fa» Il dittatore parla di dialogo ma è pronto a «un nuovo 11 settembre» Pinochet minaccia l'opposizione «Posso colpire, come 10 anni fa» SANTIAGO — Il generale Pinochet, in un comizio tenuto a Chinan (Cile meridionale), ha detto che, se i -gruppi marxisti» e gli altri oppositori continueranno ad agire contro il governo, i militari non esiteranno ad -imbracciare di nuovo le armi» e a ripetere -VII settembre». Pinochet si riferiva all'I 1 settembre di dieci anni fa, quando le forze armate presero il potere dopo aver rovessiato il governo socialista di Salvador Allende. Ma «un altro 11 settembre non si può ripetere, non si deve ripetere perché la patria deve avanzare-, ha detto ancora Pinochet. Il generale ha poi affermato che l'obiettivo principale del governo militare è stato quello di dare al Paese una nuova Costituzione che «impedisca una nuova penetrazione del marxismo-. Il ministro delle Finanze, Carlos Caceres, ha affermato da parte sua che l'obiettivo fondamentale delle proteste organizzate dall'opposizione è quello di -destabilizzare il go¬ verno», approfittando della crisi in cui si dibatte il Paese. Caceres, esponente di quella corrente liberista che si ispira alle teorie della «Scuoia di Chicago- (alle quali molti atlribuiscono la responsabilità dell'attuale grave crisi economica), ha respinto eventuali -misure demagogiche», e ha criticato duramente la proposta di alcuni settori imprenditoriali secondo cui il governo dovrebbe promuovere una -riattivazione rapida» dell'economia, intesa soprattutto a ridurre drasticamente la disoccupazione. Secondo il ministro, è possibile che le proteste dell'opposizione abbiano origine dalla catastrofica situazione economica, ma il loro vero obiettivo, egli ha detto, è quello di tentare il rovesciamento dell'attuale sistema economico. Ma nonostante le minacce di Pinochet e le crescenti divergenze fra il governo e l'opposizione che rendono oltremodo fluida qualsiasi prospettiva di soluzione a breve termine, si parla negli stessi ambienti filogovernativi della possibilità di un incontro fra il presidente e il leader del fronte di opposizione «Alleanza Democratica», Valdes. L'ex ambasciatore cileno alle Nazioni Unite ha detto che questo ipotetico incontro «non jjofrd essere un dialogo facile all'inizio, ma non è possibile scartarlo a priori, in nome del patriottismo e del buon senso-. Si ricorda al riguardo che, nel periodo più critico del governo socialista di Unità Popolare, i dirigenti della democrazia cristiana cilena, allora all'opposizione, s'incontrarono con Allende per esaminare eventuali soluzioni politiche ai gravi problemi in cui si dibatteva il Cile. Nel quadro della «politica del dialogo», nei prossimi giorni vari rappresentanti diplomatici cileni accreditati in America, in Asia e in Europa si riuniranno a Santiago. Il nuovo governo, sorlo dal recente rimpasto ministeriale, avrebbe deciso infatti di illustrare al mondo la portata del -piano di apertura politica-, e la prossima Assemblea delle Nazioni Unite, si dice sarà una ottima tribuna.

Persone citate: Allende, Caceres, Carlos Caceres, Pinochet, Salvador Allende, Valdes

Luoghi citati: America, Asia, Chicago, Cile, Europa, Santiago