Trapattoni: «Attenti alle squadre di B» di Angelo Caroli

Trapattoni: «Attenti alle squadre di B» Trapattoni: «Attenti alle squadre di B» Il vincitore della Coppa tuttavia esclude grosse sorprese per la prima fase del torneo TORINO — Scatta oggi la Coppa Italia: è il calcio con i due punti in palio. L'interesse che il pubblico sembra voler concedere a questa manifestazione è vivo. Innanzitutto, perché dopo la sosta estiva i tifosi hanno la possibilità di riabbracciare le squadre del cuore, poi perché la Coppa Italia, finalmente, riesce da qualche anno a portare più gente negli stadi rispetto al passato. Sui motivi che conducono 1 tifosi ad una mobilitazione sempre più massiccia parliamo con Giovanni Trapattoni, che è detentorc della Coppa avendo guidato al successo di giugno la Juventus contro il Verona. «Sono convinto — dice l'allenatore bianconero — die da tre anni a questa parte il pubblico va rivedendo certe posizioni e die le società danno maggiore significato alla manifestazione. C'è, in altri termini, un cambiamento di mentalità. Prima, una vittoria del genere era considerata una specie di premio di consolazione. Oggi assistiamo ad incontri die convogliano in uno stadio 50-60 mila spettatori, come è capitato nelle fasi finali dell'ultima Coppa. Questo anche percìié in campo internazionale si affrontano club di assoluto valore, come il Barcellona di Maradona, il Mancliester United e il Colonia: e allora si avverte la necessità di cimentarsi con una concorrenza tanto agguerrita». — In chiave tecnica, come si presenta questa edizione? «Alla fine non dovrebbe uscire dai binari della logica. Salvo eccezioni, per ora non valutabili, le squadre di A non andranno incontro a delusioni. Però attenti ad un gruppetto di squadre di serie Bl». — Quali della massima divisione si presenteranno con minori problemi, aven do magari già superato la fase di rodaggio? «La Roma e il Genoa, die lianno affrontato il lavoro con largo anticipo rispetto alla concorrenza. Poi la Fiorentina. Le altre pre sentano problemi simili. Noi siamo un po ' in ri tardo, ma ci teniamo a far bene sin dalle prime battute, poiché il trofeo è nelle nostre mani, e poiché lo abbiamo strappato a squadre estremamente competitive come Roma, Inter e Verona». — Uno sguardo attorno agli otto gironi: chi ha le maggiori chances di andare avanti? tSampdoria e Pisa nel primo, con Cremonese terzo incomodo; noi e Lazio nel secondo, con il Bari sistemato bene alle spalle, anche se non ignorerei l'affidabilità del Perugia. Udinese e Napoli nel terzo, con fastidi che potrebbero venire dal Varese. Inter ed Avellino nel quarto, con l'insidia del Cesena; Milan e Roma nettamente sulle altre nel quinto; nel sesto Tortilo e Genoa non danno possibilità alle altre, anche se il Vicenza è ben vivo; Verona e Catania nel settimo, con l'inserimento del Cagliari; Fiorentina e Ascoli nell'ultimo, con Como e Pescara pronte ad approfittare delle incertezze altrui». — Gli stranieri... «E' arrivata tanta brava gente; voglio dire die non ci sono soltanto Zico e Cerezo a calamitare l'attenzione generale; vanno presi in dovuta considerazione anche i Luvanor, Pedrinho, Trifunovic, Eloi, tanto per citare qualche nome. Ci sono insomma meno incognite rispetto alla passata stapione. In quanto ai miei, ribadendo die Platini è perfellamente integrato, ini aspetto da Bonick un salto di qualità sul piano tattico. Sa dove e come può miglio rare. Ha mezzi enormi. e tanta volontà per riuscire. Perciò sono certo che.erescerà. Boniek, del resalo, non è un problema e lo di mostrerà». Angelo Caroli

Persone citate: Ascoli, Boniek, Cerezo, Giovanni Trapattoni, Maradona, Trapattoni