L'interesse sta crescendo ma dov'è l'organizzazione?

L'interesse sta crescendo madov'è l'organizzazione? L'interesse sta crescendo madov'è l'organizzazione? Qualcosa sta cambiando, nella mentalità del pubblico, delle società di calcio c degli stessi dirigenti di Lega. Ci si accorge finalmente clic un torneo dal quale vengono proiettate in campo europeo, a contendersi la Coppa delle Coppe, squadre come il Barcellona, il Colonia, la stessa Juventus, è manifestazione importante, di prestigio, non un semplice e a volte fastidioso riempitivo del calendario. Un mutamento di orientamenti che logicamente non si riflette, per tutte le squadre, in un mutamento di obiettivi: c'è chi sa già fin da ora che la Coppa Italia non è un traguardo alla sua portata, chi la trascura volutamente puntando ad altre mete, chi si accontenta della «boccata- di grande calcio — a/meno sulla carta — offerta dalla formula nuova del torneo, che per la prima volta chinina alla ribal- la, alla pari con gli squadroni di serie A e le già esperte formazioni di serie B, anclie dodici squadre di serie C. Il coinvolgimento è totale, comunque, valido soprattutto sotto il profilo propagandistico, poiché la Coppa Italia offre da oggi al 4 settembre al pubblico provinciale di Cosenza, Pescara, Caserta, Empoli, Vicenza — tanto per citare, a caso, qualclte platea di serie C — la possibilità di vedere campioni come Zico, l'Ialini, Falcao, impegnati in confronti di calcio vero, con i due punti in palio, Alla lodevolezza degli intenti non corris]>ondc tuttavia adeguata preparazione organizzativa. La Coppa Italia nasce in agosto, mentre molta genie (dirigenti di Lega compresi) è ancora in vacanza. Ne conseguono molta, troppa improvvisazione, una mancanza di coordinamento centrale che si traduce inevitabilmente in disordine, soprattutto per quanto riguarda gli orari delle partite, lasciali al libero arbitrio delle singole società, senza che qualcuno intervenga ad imporre un minimo di omogeneità. Tarilo per fare un esempio, la Lega non ha ancora coìiiunicalo ufficialmente gli orari delle gare della seconda giornata, quella di mercoledì, evidentemente perché., per carenze organizzative che non tocca a noi risolvere, non li conosce ancora. La necessità di un'energica guida alla manifestazione da parte della Lega si avverte soprattutto per le «notturne- die già costituiscono un peso notevole per gli organi d'informazione, peso che diventa insostenibile quando la difformità di orari rende inutile qualsiasi piano organizzativo. Il calcio scritto ed il calcio giocato sono indissolubilmente legali, un rapporto di collaborazione chiara è indispensabile: chi gioca in ore «proibite» per la stampa non si lamenti poi della carenza di notizie sulla squadra die gli interessa. Difetti che si possono correggere e che si correggeranno senz'altro quando, dal «setaccio., di questa prima fase a 48 squadre, si passerà, in primavera, alla seconda fase, ristretta a sedici squadre, cioè le due prime classificate di ognuno degli otto gironi eliminatori. Naturalmente del futuro cammino della Coppa non si sa niente. Ci sarà una riunione dell'esecutivo della Lega il 15 settembre, a campionato appena iniziato, per scovare nelle pieghe del calendario le date per inserire i turni sue cessivi della Coppa, che si concluderà, come sempre, in giugno, come appendice del cani pianato. L'anno scorso, con la finalissima Juventus-Verona, fu un'appendice di lusso, che può ripetersi. L'organizzazione dunque deve fare in modo, a lutti i livelli, di essere degna dei protagonisti. Gianni Fienaia

Persone citate: Falcao

Luoghi citati: Caserta, Cosenza, Empoli, Italia, Pescara, Verona, Vicenza