Frutta: basta con le distruzioni

Frutta: basta con le distruzioni Non dovrebbe ripetersi il triste fenomeno di pere e pesche al macero Frutta: basta con le distruzioni Quest'anno produzioni più equilibrate, sia in Italia che nella Cee - Discreti i prezzi pagati ai produttori DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FERRARA — Annata buona per la frutta, sia in Italia che nella Cee, con una produzione abbondante, ma non eccessiva e con alcuni ridimensionamenti, che eviteranno le eccedenze, con il conseguente triste fenomeno della distruzione. Vediamo in analisi l'andamento delle principali varietà di frutta. Intanto, il settore che l'anno scorso ha dato parecchi dispiaceri al frutticoitori: le mele. Nell'82 in Italia e nella Cee se ne sono prodotte troppe, quindi i prezzi sono crollati e si è dovuti ricorrere ai ritiri, con conseguenti distruzioni. Quest'anno in Italia si prevede un raccolto di 20.7 milioni di quintali contro i 25,9 milioni dell'82 (calo del 20,1%); nella Cee. 6 milioni 476 mila tonnellate contro 8 milioni e mezzo. In compenso aumenterà la produzione di pere; lo scorso anno in Italia ne vennero prodotti 11,3 milioni di quintali, quest'anno saranno 14,5 milioni. Tutte le regioni presentano aumenti di produzione rispetto all'82. ma in misura sensibilmente differenziata: per l'Emilia-Romagna, che fornisce il 65 per cento della produzione nazionale di pere, è pre visto un raccolto di 9,6 milioni di quintali, cioè 2-3 milioni di quintali in più rispetto allo scorso anno. Circa le varietà, ci sono variazioni notevoli che vanno dal 69,1 per cento della Decana al 57,5 per cento della Abate, al 52,8 per cento della Conference, per scendere al 18,2 per cento della Kaiser e al 17,1 per cento della William. La produzione comunitaria di pere è prevista in 2 milioni 848 mila tonnellate (aumento del 16,2%). Gli aumenti più rilevanti sono previsti in Italia e Germania. Pesche: produzione '83 di 14 milioni 748 mila quintali e di 2 milioni 308 mila quintali per le nettarine. Rispetto all'82, un milione di quintali in più di pesche. Un raccolto abbondante, dovuto alla buona allegagione e all'entrata In produzione di impianti di varietà particolarmente produttive. La superficie complessiva degli investimenti a pesco in produzione non presenta aumenti degni di nota (+ 0.9 per cento) fatta eccezione per alcune regioni del Sud, essendo in atto un processo di parziale sostituzione della pesca con la nettarina in quasi tutte le regioni. Nel 1982 la produzione complessiva italiana di pere. mele, pesche è stata stimata in 52,7 milioni di quintali, quest'anno si prevede di 52.3 milioni di quintali. Il calo è trascurabile ma la composizione per specie ed anche per varietà è risultata notevolmente mutata. I dati disponibili sulle previsioni con ogni probabilità sono sovrastimati in quanto elaborati secondo rilevazioni compiute in giugno e luglio, e non si è potuto tener conto della persistente siccità e delle copiose grandinate che hanno colpito i Paesi europei eccezion fatta, in parte, per l'Italia. Altri fenomeni che possono aver fuorviato in parte le valutazioni sono una prima fioritura scarsa a causa delle abbondanti produzioni della trascorsa campagna e una pezzatura insufficiente, dovuta ad una esuberante seconda fioritura. «7 pressi — ci ha dichiarato il dottor Ludergnani, direttore della Conferastauna delle maggiori cooperative del Ferrarese — dovrebbero attestarsi su valori soddisfacenti per i produttori in guanto il mercato dovrebbe consentire l'assorbimento del prodotto disponibile a pressi sensibilmente superiori rispetto a quelli dello scorso anno». Non dovremo quindi assistere, almeno in teoria, al triste feno meno della frutta che finisce sotto i bulldozer. Maurizio Barbieri Roma. Arrivano le cassette delle pesche al mercato ortofrutticolo. Quest'anno la produzione di frutta è stata abbastanza contenuta, quindi non ci sono eccedenze da smaltire

Persone citate: Kaiser, Maurizio Barbieri