Da Lourdes speranze e condanne

Da Lourdes speranze e condanne Da Lourdes speranze e condanne Ancora una volta, nel pellegrinaggio a Lourdes, il Papa ha messo al centro del suo discorso la persecuzione dei credenti. Anche se Wojtyla non ne ha fatto cenno, il riferimento era esplicitamente rivolto al Paesi dell'Est, nei quali, ha ricordato, le riunioni religiose avvengono clandestinamente e i campi di concentramento accolgono chi viene sorpreso a praticare la fede. E' Inconcepibile, e bene fa questo Papa polacco a ricordarcelo in ogni suo discorso, che nel mondo contemporanco possano continuare persecuzioni religiose che ricordano I tempi dei primi martiri cristiani e che costituiscono un insulto alla libertà e alla civiltà. Ma non dobbiamo sorprenderci: anche tra i suoi fedeli il Papa è costretto a muoversi in auto blindale, proietto da vetri antiproiettile che sono il simbolo degli assurdi tempi in cui viviamo. Mario Belli, Ancona Ho sentito echi entusiastici riguardo al viaggio del Papa a Lourdes. Nelle sue parole io ho intravisto invece qualcosa di mollo grave, un segno di intolleranza. Pronunciando quella condanna a tutti coloro che non si rifanno alla religione di Dio, all'assoluto, ha intaccato 11 fondamentale diritto alla pluralità ideologica a cui giustamente si è riferito anche Mitterrand nel suo incontro con il Papa. Lui che si fa difensore di tutte le libertà fondamentali dell'individuo ha denigrato forse quella più importante di tutte: pensare Uberamente e uniformare la propria vita a quelli che sono i propri principi nel rispetto naturalmente degli altri e delle loro libere idee. Se le religioni la smettessero di volere a tutti i costi il monopolio delle coscienze forse ci si potrebbe accettare meglio. ■Pterpiorgto Minoli Domodossola Mi ha colpito il messaggio papale in favore della libertà religiosa. Non sono poi molti anni che la polizia di Sceiba veniva inviata a sciogliere le riunioni religiose del prote stanti e dei testimoni di Geova II nuovo corso sarà indice di ravvedimento o sarà dettato dal vecchio opportunismo di Padre Massimo, che scrive va su Civiltà Cattolica: «Dove noi siamo in maggioranza vi neghiamo la libertà in nome dei nostri principi, dove siamo in minoranza la chiediamo in nome dei vostri principi»? Luigi Cena, Torino

Persone citate: Luigi Cena, Mario Belli, Minoli, Mitterrand, Padre Massimo, Wojtyla

Luoghi citati: Ancona, Torino