Mosca agli Usa: accordo sugli euromissili o abbandoniamo la trattativa di Ginevra

Mosca agli Usa: accordo sugli euromissili o abbandoniamo la trattativa di Ginevra La minaccia sovietica chiude una settimana dominata dal problema del disarmo Mosca agli Usa: accordo sugli euromissili o abbandoniamo la trattativa di Ginevra La mossa del Cremlino spiega la fredda reazione di Reagan alle proposte di Andropov di smilitarizzare lo spazio - «Il rinvio chiesto da Papandreu fa il gioco dei russi» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — / sovietici hanno minacciato di abbandonare le trattative di Ginevra sulla riduzione delle armi strategiche se gli americani non firmeranno un accordo in quella degli euromissili. Lo ha rivelato ieri il New York Times, a conclusione di una settimana dominata dai problemi del disarmo in cui il leader del Cremlino Andropov ha proposto la smilitarizzazione dello spazio e il premier greco Papandreu ha chiesto il rinvio dell'installazione dei Pcrshing e dei Cruisc nell'Europa occidentale. Le rivelazioni del New York Times sono state parzialmente smentite dal negoziatore per le armi strategiche, l'ambasciatore Roumy. Secondo Rowny, i sovietici hanno profferito una minaccia meno grave: la modifica dei loro piani, naturalmente ad essi più favorevole, sui missili balistici intercontinentali. Ma il negoziatore per le armi di teatro Nitze Ita confermato per interposta persona quanto scritto dal quotidiano. La minaccia sovietica di ab bandonare le trattative ginevrine spiega la fredda reazione americana alla proposta di Andropov di smilitarizzare lo spazio e lo scontento nei confronti di Papandreu clte — ha ammonito il Dipartimento di Stalo — rischia di fare il gioco del Cremlino. Il governo Reagan è piti convinto clte mai che l'installazione dei Pershing e dei Cruise sia necessaria, non solo per ristabilire l'equilibrio atomico compromesso dalla installazione nell'Europa orientale degli SS20 sovietici, ma anche per costringere Mosca a negoziare piti seriamente sui missili balistici intercontinentali. Il governo Reagan è rassegnato a una clamorosa mossa propagandistica, appunto l'abbandono in segno di protesta delle discussioni sulle armi di teatro, ma ritiene di dover affrontare il pericolo a ogni costo. Dalla risposta degli americani ad Andropov si deduce che essi considerano le proposte di Mosca un tentativo di distogliere l'attenziojte dell'Europa occidentale dalle vi ccnde di Ginevra e di aizzarla contro il cosiddetto programma delle guerre stellari del presidente Reagan. Il Dipartimento di Stato ha seccamente ricordato che «l'Urss è l'unico Paese al mondo a possedere un sistema di satelliti killer, ormai da una decina d'anni, e espanderlo in continuazione». Ha aggiunto che Reagan è stato il primo a presentare, oltre un anno fa, un disegno per la smilitarizzazione dello spa¬ zio e che in ogni caso gli Stati Uniti stanno discutendo il problema nell'ambito della commissione del disarmo delle Nazioni Unite a Ginevra. Il Dipartimento di Stato ha infine sottolineato un particolare importante per le trattative sugli euromissili: dal loro inizio. Ita detto, l'Urss Ita acceleralo l'installazione degli SS20, portandoli da 270 circa a 351. Da questa convulsa settimana di scambi a distanza sul disarmo è emerso così clte l'obiettivo prioritario della su- perpotenza è la riduzione degli euromissili. L'Urss può minacciare di abbandonare i negoziati, ma è chiaro clte gli Stati Uniti non rinunceranno per nessun motivo a installare i Pershing e i Cruise in caso di mancato accordo, e che chiederanno agli alleali europei di appoggiarli fino in fondo. Nello scenario americano, l'84 sarà un anno di crisi per quanto riguarda il disarmo. Il direttore del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa liianca, Clark, lo ritiene inevitabile: secondo lui, il Cremlino farà l'impossibile per non permettere la rielezione di Reagan e incomincerà col boicottare le trattative ginevrine. Ma ncll'85, tutto cambierebbe: ntessa con le spalle al muro, l'Urss ncgozierebbe seriamente, aprendo la strada a un dialogo lungo e costruttivo. Uno sviluppo promettente, sostiene lo stesso Rotony, è il piano sovietico di passare da supcrmissili a più testate a missili più piccoli a una sola testala, ma mobili. Ciò metterebbe l'Urss in sintonia col disegno reaganlano del countdown. E' proprio grazie al countdown, approvato dal Congresso, clte il presidente Reagan è riuscito a far passare il progetto del stipermissiìe MX. Ennio Caletto