Ieri a quota 1580

Ieri a quota 1580 La valuta americana risale di colpo Ieri a quota 1580 ROMA — Il dollaro è risalito ieri su tutti i mercati valutari europei ed ha raggiunto in Italia le 1580,50 lire, contro le 1556,50 di giovedì. Si tratta di un balzo avanti di 14 lire, ma i progressivi cedimenti delle precedenti sedute fanno totalizzare al dollaro una perdita di 36 lire rispetto alla precedente chiusura settimanale (1616,50) e di esattamente 40 punti sul nuovo record di 1630,25 stabilito giovedì 11 agosto. La tendenza al recupero della valuta Usa, dopo i cedimenti degli ultimi giorni, si era manifestata già giovedì notte sul mercato di New York ed è poi proseguita nella mattinata di ieri in Europa. A Londra, Parigi, e Francoforte la moneta statunitense si è presentata sin dall'apertura delle contrattazioni su basi più sostenute e si è ulteriormente rafforzata nella mattinata. Al «fixing» di Francoforte il dollaro è stato quotato 2,6497 marchi contro i 2,6278 precedenti, e la «Bundesbank» non è intervenuta. A Parigi la moneta americana è salita a 7,9735 franchi dai 7,9175 di giovedì. Settimana negativa per la lira che ha perso rispetto alle principali valute europee. Nell'ambito dello Sme la nostra valuta ha perso rispetto al marco sia nella seduta sia nella settimana: la moneta tedesca ha concluso la settimana a 596,34 lire, leggermente in rialzo rispetto alle 596 lire di giovedì e con un guadagno di circa quattro lire rispetto alla chiusura di una settimana fa 592,59. La lira ha perso anche sul franco francese che ha chiuso la settimana a 198,27, praticamente invariato rispetto alle 198,03 di ieri ma con una guadagno di quasi due punti rispetto alle 196,83 di una settimana fa. All'esterno dello Sme la sterlina ha nuovamente superato quota 2400 lire, un livello che non toccava dal 2 giugno, quando quotò 2402,175. La sterlina ha infatti terminato questa settimana a 2400,90, 14 lire in più rispetto alla chiusura di giovedì a 2384,125 e oltre 10 punti in più rispetto alle 2390,45 di una settimana fa. In calo invece il franco svizzero che ha chiuso la settimana a 734,23 lire recuperando circa tre punti rispetto alle 731,84 di ieri ma perdendo oltre 4 lire rispetto alle 738,36 lire di venerdì scorso. L'incertezza che domina i mercati valutari circa l'andamento del dollaro ha influito sulle quotazioni dell'oro che, pur concludendo la settimana in rialzo rispetto alla settimana precedente, resta sempre ancorato intorno a quotazioni di 410-420 dollari l'oncia. A Londra il metallo è stato quotato al momento del fixing pomeridiano 417,75 dollari l'oncia, perdendo quattro dollari rispetto ai 421,50 dollari del fixing di giovedì ma guadagnando cinque dollari rispetto ai 412,45 di una settimana fa. A Zurigo l'oro ha concluso la giornata a 418,25-418,75 dollari contro 420,25 ieri e 412.R5 venerdì scorso. Intanto dai primi dati resi noti dalle banche centrali europee sulla consistenza delle loro riserve si apprende che la scalata messa a segno dal dollaro la settimana scorsa è costata molto cara. La sola Germania ha subito un salasso di 800 milioni di marchi (740 miliardi di lire) per difendere la propria valuta dalle bordate del dollaro nella settimana terminata il 15 agosto. r. e. S. 1616 1580 12/8 19/8