Il Giappone per rilanciare l'economia punta tutto sulla riforma tributaria

Il Giappone per rilanciare l'economia punta tutto sulla riforma tributaria Un «libro bianco» propone la riduzione delle imposte dirette Il Giappone per rilanciare l'economia punta tutto sulla riforma tributaria TOKYO — I più autorevoli esperti goi'ernativi giapponesi hanno ribadito l'-imperativa- necessità di una riforma tributaria come chiave di volta per garantire uno sviluppo equilibrato dell'intera economia nazionale. Secondo un «libro bianco- pubblicato a Tokyo dall'Ente nazionale di programmazione economica, soltanto tale riforma può consentire di ridurre drasticamente le emissioni di Buoni del Tesoro, favorendo così una diminuzione dei tassi di interesse e una ripresa della domanda interna. Quest'ultima, in base alle analisi degli esperti, resta ancora stagnante, col pericolo die il rilancio economico in atto sia ancora una volta trainato dal solo aumento delle esportazioni, acuendo gravemente le annose diatribe commerciali conl'estcro. Il documento odierno afferma che per accrescere la domanda interna è difficile ora far leva su una politica monetaria data la debolezza dello yen rispetto al dollaro e all'instabilità del mercato in¬ ternazionale dei cambi: occorre pertanto agire soprattutto sui tassi interni di interesse, riducendo le emissioni di titoli di Stato e allentando i loro rigidi legami col resto del sistema creditizio. Data l'entità del deficit di bilancio, l'Ente di programmazione ritiene che sia questo l'unico metodo per consentire una diminuzione del costo del denaro, cui va affiancata una politica di maggiore flessibilità tributaria e di contenimento della spesa pubblica. Sebbene una politica del genere possa avere effetti deflazionistici a breve scadenza, a parere degli esperti governativi giapponesi è comunque necessario badare a ridurre il passivo dello Stato, in modo da alleviare a lungo termine la pressione dell'economia pubblica su quella privata. Il «libro bianco- spiega in proposito che, col passaggio da elevati a ridotti tassi di sviluppo, non si può più sperare di promuovere la domanda interna con un semplice aumento degli investimenti pubblici: occorre piuttosto adottare flessibili provvedimenti fiscali, che permettano di ridurre la quota delle imposte dirette in misura atta a indirizzare gli investimenti privati nei settori che, come l'edilizia, contribuiscono maggiormente a valorizzare e a espandere la domanda interna. Il governo si è già dimostrato favorevole a una politica di austerità ed è probabile che accolga positivamente le indicazioni fornite in proposito dall'Ente di programmazione. Sembra però difficile che siano accettate riforme che risultino a eccessivo discapito delle strutture di esportazione o tagli di bilancio che tocchino settori come quello della Difesa. A conferma delle impressioni degli osservatori è stato successivamente annunciato a Tokyo che il governo non potrà varare prima della metà del mese prossimo i provvedimenti attesi per questo mese e miranti ad attenuare gli attriti commerciali con l'Occidente.

Luoghi citati: Giappone, Tokyo