Se la commedia è scritta in trance

Se la commedia è scritta in trance Londra: molta attesa prima, delusione dopo, per il debutto di «Codardia» Se la commedia è scritta in trance L'autore è un esordiente di 27 anni - Per lui si sono scomodati il regista Anthony Page e grandi attori inglesi LONDRA — Al Teatro Arabassadors è di scena «Cowardlce». Codardia, uno spettacolo nuovo fiammante, scritto da un debuttante commediografo ventisettenne, interpretato da tre attori ira i più grandi del teatro inglese e diretto da un famosissimo regista che ha lasciato gli allori a Broadway per questo testo: Anthony Page. Il commediografo e Scan Mathias, che ò anche un attore: prima di assistere allo spettacolo tutti si chiedono se la commedia riuscirà a risollevare le sorti eli una stagione un po' in ribasso Dunque «Codardia..: il sipario su una cameretta scura; al pianoforte bianco, ornato di un vaso con fiori e piume di struzzo tipicamente Anni Trenta, suona e canta un uomo di stile Noci Coward. E' Boy (lan McKellcn) che languidamente corteggia la bionda Babe (Janet Suzman) sorbendo champagne. Ma c'è qualche cosa che non va, perche non solo nello sfondo si intravedono ritratti della regina e di lady Diana, ma scatti d'ira interrompono quella che sembra essere una commedia nella commedia. Per la precisione, nei primi quindici minuti non si capisce niente ed alcuni spettatori se ne vanno addirittura. Lentamente si arriva a ca pire che la scena si svolge in una casa nella periferia povera di Londra. Un vecchio omosessuale, che forse ha avuto una «storia» con Noel Coward (famoso commediografo e canzonettista inglese degli Anni Trenta-Quaranta, una specie di Cole Porter e Maurice Chevalier) prova da anni una commedia che ha scritto in trance con l'«aiuto», appunto di Noel Coward, che viene a trovarlo dall'altro mondo, e di notte. La grande attrice che lo aiuta in questa scena (gli scatti di rabbia sono anche dovuti al fatto che la commedia non è stata mai finita) è la sorella, con una parrucca riccioluta sopra una testa mora. Durante il giorno Babe fa la coda per ricevere i sussidi dei disoccupati, mentre Boy continua a starsene a casa con luci di un palcoscenico improvvisato nello squallido tinello: lo champagne altro non è che una bibita dello stesso colore. Boy è sempre vestito come un personaggio di Scott Fitzgerald con la sua vestaglia di raso, i vestiti da sera impeccabili, i capelli alla Fred Astalre. Babe si alterna tra la nostalgia e la brutalità degli Anni Ottanta. I parallelismi sono evidentissimi, indica il testo: nel 1932 i disoccupati in Gran Bretagna erano due milioni 800 mila. Nel giugno del 1983, due milioni 900 mila. L'ottanta per cento degli attori è disoccupato, oggi, insiste il copione. E si sospetta che tre attori si aggiungeranno alla lista, lan Mckellen, Jamet Suzman e il bravo Nigel Davenport che, nella parte di Sir, appare solo nel secondo atto. Tra gratuiti scoppi d'ira che si alternano a dialoghi forzati, il pellegrinaggio verso la porta di uscita da parte del pubblico è impressionante. Né si comprende bene perché nomi di tale calibro abbiano acconsentito a recitare in una commedia che sembra proprio non avere senso; al mas slmo lo spettatore assiste al dramma di uno psicopatico, non certo alla tragedia di un'epoca. Gaia Servad|0 lan McKcIIen e Jane) Suzman in una scena di «Cowardice»

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra