A Cortina non «manca solo il mare» ma anche gli alloggi per i residenti di Remo Lugli

A Cortina non «manca solo il mare» ma anche gli alloggi per i residenti Sfarzo ed eleganza non riescono a nascondere una preoccupante realtà A Cortina non «manca solo il mare» ma anche gli alloggi per i residenti Chi si sposa non riesce a trovare casa ed è quindi costretto a trasferirsi altrove - Gli appartamenti sono ceduti ai turisti; un anno d'affitto costa dai sei agli otto milioni - Villeggianti da tutto il mondo DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CORTINA — Tra le 6 e le 8 di sera l'isola pedonale di corso Italia—settecento metri di percorso tra splendori di vetrine e bordure di tronchi a terra grondanti petunie, gerani e margherite — diventa l'essenza pura di Cortina. Déhors gremiti, primo fra tutti, naturalmente, quello della Terrazza dell'Hotel de la Poste, punto di incontro classico a tutte le ore; folla in continua osmosi che porta in giro la propria eleganza o il pro¬ prio estro o la propria stramberia. C'è chi deve mostrare 11 pullover di Ballantyne da 720 mila lire appena comperato da Bredo o la camicetta da 350 mila del Dragauczuk. Tra le sgargianti chiazze policrome delle giacche a vento e i chiassosi riquadri delle camicie da scalatori, qualche visitatore occasionale in completo grigio, cravatta e scarpe nere, passa spaesato e bersagliato dagli sguardi stupiti di tutti. Gran festa di colore e di al- legrezza in questa conca da favola non solo nostrana: vengono anche dagli Stati Uniti, dal Giappone, dal Brasile per vivere qualche giorno in questo anfiteatro unico, mare di boschi cinti dalle rosate cime. C'è, dietro questa facciata ottimistica, qualche ombra, incertezza, apprensione, qualche percentuale in meno nel libro turistico delle presenze, come accade in molte altre località Italiane? *No, assolutamente — dice Enrico Ros&aro, segretario dell'Azienda di Soggiorno —: stiamo per raggiungere il tutto completo e anche l'affluenza di luglio si è mantenuta ai livelli soliti. Cortina ha una sua clientela tradizionale, sia italiana che straniera, la quale resta fedele e insensibile agli alti e bassi dell'andamento economico. Nessun calo, nemmeno nella durata media della permanenza; ma — aggiunge — forse quest'anno si nota, da parte dei villeggianti, una minore disposizione alle spese voluttuarie e, negli alberghi, agliextra*. Con un milione e mezzo di presenze tra estate ed inverno (800 mila per la stagione sciistica; negli ultimi otto anni c'è stata l'inversione di tendenza, perché prima era soprattutto stazione climatica estiva) Cortina è, come centro unico, uno del più frequentati in Europa. Contro gli 8100 abitanti, ci sono 4300 posti letto negli alberghi e altri 17 mila nelle varie «zlmmer». E a questi villeggianti vanno aggiunti quelli delle seconde case che sono fra le 10 e le 15 mila. Certo qui tutto si fa in funzione del turismo, che è ovviamente l'attività predominante: tra il 23 giugno, apertura della stagione estiva con il trofeo internazionale di curling (all'lnclrca bocce su ghiaccio: quest'anno 50 squadre provenienti da tutto il mondo) e il 23 ottobre chiusura con il torneo di tennis, il calendario delle manifestazioni è ricco di oltre 110 voci che spaziano dallo sport alla letteratura, dall'arte al folclore, dall'escursionismo al teatro. Una quarantina di associazioni sportive e culturali cortlnesi collaborano con l'Azienda di Soggiorno per l'organizzazione di questi programmi. E' facile riconoscere appropriato lo slogan che afferma: -A Cortina manca solo il mare». Paese di bellezza, di divertimento, di sogno, senza problemi, dunque? «/ problemi purtroppo esistono — dice 11 sindaco, Domenico Tellarlni, medico —, primo fra tutti quello della casa». Cortina si sta spopolando: 8519 abitanti nel '75, 8109 oggi, gli emigrati sono sempre in numero maggiore degli immigrati, chi si sposa (66 matrimoni nel '78,57 nell'82) quasi sempre è costretto ad andare ad abitare in altri paesi dell'Ampezzano o del Cadore. Qui non c'è verso di trovare casa. Anche chi ha un appartamento libero non lo affitta agli abitanti del luogo ad equo canone, preferisce cederlo, ammobiliato, al villeggianti per tutto l'anno (dai 6 agli 8 milioni) o per le due stagioni (1 milione e più al mese). «Non ci si salva nemmeno con le case popolari o simili — dice 11 sindaco —. Negli ultimi quìndici anni l'amministrazione pubblica ha costruito circa 550 appartamenti (25 saranno pronti nel marzo prossimo e ci sono già 300 domande), ma molti assegnatari li hanno venduti non appena riscattati o anche prima, a prezzo di mercato, alcuni milioni al metro quadrato e poi, magari, se ne sono andati da Cortina». L'amministrazione, che è di centro-sinistra, ora ha in programma di concedere licenze edilizie per costruire su terreni comunali a prezzi controllati o per ristrutturare fienili o stalle, però con 11 vincolo della non cedibilità a forestieri. 'Altrimenti finisce che Cortina viene ad essere di tutti fuorché dei cortinesl — dice il sindaco —. Il forestièro sia il benvenuto, ma nonci scacci'. Remo Lugli

Persone citate: Domenico Tellarlni, Enrico Ros&aro, Soggiorno