I leader guerriglieri afghani parlano di unificazione a Roma dopo l'appello dell'ex sovrano

I leader guerriglieri afghani parlano di unificazione a Roma dopo l'appello dell'ex sovrano I leader guerriglieri afghani parlano di unificazione a Roma dopo l'appello dell'ex sovrano ROMA — Un summit svoltosi nel più stretto riserbo, quattro giorni di colloqui conclusisi ieri in un albergo romano: si è saputo che 1 capi di tre del sette movimenti della resistenza afghana hanno deciso di avviare l'unificazione di tutte le forze che si oppongono all'invasione sovietica. Il nuovo organismo unitario dovrebbe essere costituito in tempi brevi in un'assemblea che esaminerà la possibilità di formare un governo in esilio. A convocare la riunione, conclusasi l'altra notte, è stato Mohammed Zaher Shah, 69 anni, ex re dell'Afghanistan, deposto 11 17 luglio 73 dopo aver regnato per 40 anni in seguito ad un colpo di Stato, e in esilio da tempo a Roma. L'ex sovrano ha fatto sapere ai capi della resistenza venuti nella capitale di non avere alcuna Intenzione di guidare il nuovo organismo, ma che ritiene di poterne essere un elemento unificatore e anche di garanzia nei futuri rapporti internazionali. Meno di due mesi fa, a Le Monde, nella prima intervista rilasciata dopo essere stato allontanato dal suo Paese, Zaher Shah disse tra l'altro: • Nell'attuale situazione la priorità assoluta che si Impone ad ogni afghano è di fare tutto li possibile per creare una corrente unitaria. E'questa la ragione principale che mi ha obbligato ad andare più avanti nella mia solidarietà con la resistema. Personalmente non ho alcuna ambizione, tantomeno quella di ristabilire la monarchia. L'unico scopo è quello di servire ti mio Paese. Il mio dovere è di creare le condizioni, il clima dell'Intesa e dell'unità. Esiste un grande desiderio nel nostro popolo che questa unità sia creata». Occorre, ha insistito Zaher Shah, che i movimenti della resistenza siano compatti e formino un'unica rappresentanza capace di coordinare l'azione militare antisovietica e possibilmente riconosciuta sul plano internazionale. Questo organismo, secondo l'ex sovrano, avrà un ruolo molto importante da giocare nella ricerca di una soluzione politica della crisi e della pace. Secondo l'ex re, finora il sostegno del Paesi occidentali alla resistenza afghana è stato .nettamente insufficiente». Alla riunione di Roma, ha reso noto Assefy Homayon, che svolge un ruolo di coordinamento tra le forze della resistenza, hanno partecipato Mohmadin, capo del Movimento islamico della resistenza afghana, la principale nel Paese, Ghelani, leader del Fronte nazionale di resistenza, e Mojadidi, che dirige 11 Fronte islamico della resistenza. Sono intervenute anche diverse personalità dell'opposizione, tra le quali l'ex ambasciatore dell'Afghanistan all'Onu, Abdul Hakim Tabibi. g. f e.

Persone citate: Abdul Hakim Tabibi, Mohammed Zaher Shah, Mojadidi, Zaher Shah

Luoghi citati: Afghanistan, Roma