Ho portato

Ho portato Ho portato (Segue dalla l'pagina) all'amico di coricarsi, davanti, di fianco a me. Sulla poltrona, diciamo cosi, del secondo pilota». — Non ha mai avuto 11 sospetto di portare gente in fuga? «No». —Gelli aveva 1 baffi? ; «Non mi pare». —Gli occhiali? «No. Ma, lo ripeto, non li ho guardati in modo particolare. Per me erano clienti qualunque. Come potevo pensare...». — Ma uno stava male, anche se soffriva di denti. Non gli ha chiesto nulla? «No. Dovete scusarmi, ma quando piloto guardo davanti, non ho l'abitudine di guardare indietro». — Ripensando a tutta la vicenda, ha la sensazione oggi che potesse trattarsi veramente di Gelli? «Non posso dirlo. E' probabile. Chissà». — Se lo Incontrasse, lo riconoscerebbe? «Certamente». Il presidente della HellTransport ci tiene a sottolineare che «tutto si è svolto regolarmente», non sarebbe stata commessa da parte della compagnia aerea nessuna infrazione. «Si tratta di voli interni — ha spiegato Claude Van Latem —. / cMentt prendono l'elicottero come se fosse un taxi. E noi, come su un taxi, non chiediamo documenti. Il presidente della HellTransport rivela però un particolare estremamente Interessante. Il fantomatico signor Beverini (la polizia francese è certa si tratti, però, di un nome falso) il 17 giugno, dopo aver chiesto telefonicamente alla compagnia se era possibile affittare un «Ecureull» per una settimana intera, aveva poi prenotato un viaggio identico a quello del 10 agosto: Annecy-Nlzza;1tn' compagnia di un'altra persona (lo stesso terzo uomo della, fuga di Gelli?). Il 20 giugno, poi, aveva noleggiato realmente un elicottero, si era fatto portare ad Annecy e 1121 giugno era tornato a Nizza. Allora, come il 10 agosto, aveva pagato in contanti: tredicimila franchi. Era la prova generale prima che scattasse il piano della fuga? Roberto Basso

Persone citate: Claude Van Latem, Gelli

Luoghi citati: Annecy, Nizza