Le ruspe in difesa dell'Argentario di Giuseppe Fedi

te ruspe in difesa dell'Argentario Un tempo è stato terra di conquista di intraprendenti palazzinari te ruspe in difesa dell'Argentario Il Comune ha iniziato una lunga battaglia contro l'abusivismo - Abbattuto un casolare e confiscate due abitazioni - Contro il flagello degli incendi una telecamera spia eventuali focolai - Vietati i campeggi DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MONTE ARGENTARIO — Per anni l'Argentario è stato terra di conquista di palazzinari assai intraprendenti. Gente senza scrupoli che ha innalzato «residence», alberghi, ville a più piani. Poi un bel giorno il Comune ha detto basta. Ed ha iniziato una lunga battaglia contro l'abusivismo. Una lotta dura, dai risultati alterni, durante la quale l'amministrazione ha talvolta allentato le redini, approvando piccole varianti al piano regolatore che hanno permesso nuove costruzioni. Una stima compiuta un anno fa dall'Ufficio tecnico del municipio ha calcolato in circa settecento le case abusive. L'amministrazione comunale è ripartita all'attacco e proprio nei giorni scorsi le ruspe sono entrate in azione per demolire un casolare abusivo in località Culminali. ..Riceviamo molte denunce — spiega Nedo Malacarne, indipendente nelle liste dei repubblicani, assessore nella giunta guidata da Susanna Agnelli — e, nei limiti del possibile, interveniamo subito. Verso la fine di luglio, nella zona di Spaccamontagna, i vigili urbani hanno confiscato due abitazioni'. I sospetti che ad appiccare i giganteschi incendi che nel 75 e nel 1981 hanno devastato l'Argentario sia stato qualche specialista dell'abusivismo edilizio sono caduti. Una legge del '74 dispone infatti che tutte le zone incendiate vengano immediatamente considerate «zone verdi-, e dunque non edificablli. Quest'anno, almeno finora, annunciano soddisfatti in Comune, con gli incendi è andata bene. Il merito è dei volontari della Croce Rossa che dirigono la sala operativa, delle vedette che perlustrano tutte le strade forestali e dell'impianto installato sulla Giannetta, una telecamera che domina dal Poggio Pertuso fino a Punta Madonnina, il versante che guarda Orbetello, e che permette di scoprire eventuali focolai e di dare l'allarme. Come in altre occasioni è scattata l'ordinanza di divieto di campeggio dal 1° luglio al 31 agosto su tutto 11 territorio. •Non possiamo permetterci tendopoli — chiarisce il comandante dei vigili urbani Gennaro Benvenuti — e non per cattiveria, ma non abbiamo proprio spazio: Il territorio comunale rappresenta, per questa zona, un baluardo naturale contro i vertiginosi attacchi dei vacanzieri. Quattordicimila abitanti sono arroccati lungo le pendici dell'Argentario, una sola strada corre sulla costa e neppure copre tutto il perimetro del promontorio. Controllare gli arrivi estivi era pertanto un provvedimento logico. E i primi a pagare le conseguenze sono stati i campeggiatori. A chi trasgredisce la disposizione che a e e e è o 1 . i i n a, o i a e l i e vieta a «camper» e «roulottes» l'accesso all'Argentario viene notificata una contravvenzione di dodicimila lire per divieto di accesso. Le multe, naturalmente, non hanno del tutto scoraggiato i campeggiato-, ri. Piccoli gruppi di abusivi si sono sistemati soprattutto verso le Cannelle o il Purgatorlo. E11 nuovo approdo turistico di Porto Santo Stefano? Gli ecologi, «Wwf» e «Italia Nostra, in testa, sono fermamente contrari alla costruzione del porto in località cantoniera Scarabelli. Gridano allo scandalo e parlano di .lottizzazione del mare» e di «accosto selvaggio all'Argentario» Ma le possibilità che le loro proteste blocchino l'iniziativa sono esigue. La maggioranza degli abitanti di Santo Stefano e gli appassionati di nautica sono favorevoli per l'attuale stato di carenza di ormeggi. Da tempo il Comune di Monte Argentario ha approvato per Porto Santo Stefano il progetto della società «Condotte d'acqua», del gruppo Irl-Italstat, che ha vinto la gara di appalto di fronte ad una commissione nella auale figuravano anche esperti del- la Regione Toscana e del demanio marittimo. La richiesta di ormeggi, ha recentemente sottolineato il presidente della Regione, Gianfranco Bartolini, è in crescente aumento in tutta la costa ed ha assunto l'aspetto di un fenomeno importante sia perché Investe sempre più vasti strati sociali, sia perché lo sviluppo del settore risulta trainante rispetto ad altre attività turistiche. Gli uffici regionali hanno predisposto una bozza del plano di coordinamento dei porti della Toscana che costituirà, nel prossimi anni, 11 filo conduttore di tutte le iniziative di appoggio alla nautica. In questo plano, spiegano alla Regione, potrà avere collocazione il progetto del «Marina» presentato da Monte Argentario che verrà esaminato in una serie di riunioni collegiali. Quanto al tèmpo necessario per l'approvazione definitiva e il via ai lavori, a Santo Stefano non si sbilanciano. Si vedrà alla fine del complesso iter collegiale se il nuovo approdo turistico dell'Argentario avrà o no le carte in regola per nascere. Giuseppe Fedi Monte Argentario. Una veduta dal mare di Porto Santo Stefano e del promontorio

Persone citate: Gennaro Benvenuti, Gianfranco Bartolini, Nedo Malacarne, Pertuso, Scarabelli, Susanna Agnelli