Quei magici duelli nel mare di Newport

Quei magici duelli nel mare di Newport Coppa America di vela, Azzurra ieri si è dovuta arrendere alla fortissima Australia 2 Quei magici duelli nel mare di Newport NEWPORT — In Coppa America, Azzurra ha subito ieri una nuova sconfitta contro l'imprendibile Australia 2 ed è ormai praticamente eliminata. La barca italiana, dopo essere sempre stata in ritardo, ha concluso la regata con 2'2G" di svantaggio. Nell'altra gara l'inglese Victory '83 ha battuto .Canada per l'5B". DAL NOSTRO INVIATO NEWPORT — Azzurra sta uscendo a rimorchio, come ogni mattina, dalla baia verdissima ancora avvolta nella nebbia dorata dal sole. Mille barche, quasi tutte a vela, si preparano in attesa del vento che spazzerà i vapori scoprendo la bellezza integrale di questo ricamo d'insenature, spiagge, isolette, die fa di Newport un'eccezionale composizione della natura, con qualche accento mediterraneo nelle luci del tramonti più belli. Ogni- giorno si ripetono i duelli, sul campo di regata a quindici miglia da Newport, in mare aperto (da qui la necessità di rimorchiare i dodici metri fino alla partenza). Più difficile, quasi disperalo, il duello di Azzurra con Australia 2, la barca dalle virtù magiche forse non racchiuse soltanto nella chiglia contestata. Alla pari i duèlli con gli inglesi di Victory e i canadesi di Canada 1. i.o scoraggiamento die trapela in questi giorni da alcune cronache sportive è del tutto ingiustificato. Cino Ricci e i suoi uomini hanno il merito di avere sempre ripetuto: «Siamo venuti qui per imparare, l>cr fare esperienza con una barca sconosciuta in Italia come il dodici metri». Non hanno mai detto: «Andremo in finale», «Batteremo qualcheduno». L'essere entrati nelle semifinali con i migliori rappresenta un successo indubbio che non va guastato gonfiando attese fuori misura, tanto peggio se mescolate a tentazioni di sapore nazionalistico. Dovrebbe appagarci il fatto di essere alla pari con i canadesi e gli inglesi, dopo avere lascialo a distanza i francesi (i quali tentano per la quarta volta l'avventura a Newport) e i rincalzi australiani. La sostanziale parità tra Azzurra, Victory e Canada 1 è stata confermata proprio dai contrastanti risultati dei giorni scorsi. Lunedi, Azzurra lia battuto Canada 1 con 8'53"di vantaggio. Scoppio di nuovi entusiasmi, nuove esagerazioni. Ma la differenza tra le due barelle non era cosi netta come dicono i tempi. Un salto di vento alla quarta boa, quando Azzurra era riuscita ad agguantare Canada I, partito con 20" di vantaggio, ha colto di sorpresa i canadesi. All'arrivo, Azzurra aveva quasi 9' di distacco. Un'enormità, in questi scontri diretti a due, spiegabile soltanto con il fatto che il timoniere Pellaschier ha intuito per primo il cambiamento dt direzione del vento. Il giorno dopo, altro salto di vento, più o meno a metà gara, e Victory raggiunge Azzurra (in vantaggio di 8" alla quinta boa), la supera, arriva al traguardo con 28". Appare evidente die la barca italiana può distaccare quella canadese, ma equivale più o meno a quella inglese (anche se Victory sembra più veloce di bolina). Fra queste tre barche, continuerà la lotta vera e propria fino a domenica, considerando Australia 2 al di sopra. Azzurra, dopo il duello con Australia 2, ripeterà il confronto oggi con Canada 1, domani con Victory, sabato ancora con Australia 2, domenica con Canada 1. Obiettivo ragionevole: uscire dalle semifinali con onore, lasciando sempre aperta l'ipotesi di clamorosi colpi di scena nel caso di irrigidimento degli americani nei confronti della magica Chiglia dì Australia 2. Tutto questo sul piano strettamente tecnico. Ma Newport è ben altro, è una grande rassegna della vela di tutti i tempi e di tutti i Paesi, legata alla storia locale e in parte a fortissimi interessi commerciali. La Coppa d'America fa vivere questa città ripetendo un'attrazione formidabile. C'è il padiglione italiano con i prodotti degli sponsor di Azzurra, ma c'è anche quello australiano con esposizioni di lane e tessuti, c'è una vera c propria expo della Coppa d'America, dove si proiettano film e documentari appositamente confezionati. Si vendono magliette e manifesti, questo è ovvio (un manifesto, con la firma dell'equipaggio di Azzurra costa 45 dollari), ma non mi sembra un motivo sufficiente per definire Newport una fiera della vela, Mario Fazio (Continua a pagina 2 in ottava colonna)