Bravi, belli e dannati nel revival

Bravi, belli e dannati nel revival «Hollywood: i ribelli», da James Dean a Marion Brando Bravi, belli e dannati nel revival Documenti vari, film privati e decine di interviste ad amici e compagni di lavoro: cosi Claudio Masenza ha realizzato la serie Hollywood: i ribelli, a cura di Claudio Barbati, la cui prima puntata va In onda stasera prima del film di Elvis Presley, alle 20,30, sulla Rete Due. James Dean è il primo «ribelle», seguiranno Marion Brando e Montgomery Clift, con ampi ritratti — divisi in due serate — su vita e leggenda del tre attori entrati nel mito. Nel pieno dell'estate del revival, che di continuo si ispira e risale agli Anni Cinquanta e Sessanta, ci stanno benissimo anche i tre «bravi, belli e dannati», che accesero il divismo in quegli anni e tornano ora a contagiare — con il fascino, il talento, i tic e le manie — i giovani nati quindici o vent'anni dopo il suo esordio. James Dean si schiantò al volante della sua Porsche argentata il 30 settembre 1955. Montgomery Clift mori d'infarto, e dei postumi d'un incidente che lo aveva quasi sfigurato, il 23 luglio 1966. Per l'uno e per l'altro, la scomparsa prematura e il tragico, brusco declino, segnarono l'ingresso nella leggenda. Del trio dei «ribelli» solo Marion Brando è sopravvissuto, Si occupa di minoranze oppresse e del problema delle risorse, nella pace della sua isola di Tetiaroa. Alla serie «Hollywood: i ribelli» hanno accettato di partecipare attori come Teresa Wrlght, Lee Remlck, Jane Fonda, Julie Harris, Marisa Pavan, Maureen Stapleton, Susannah York, Jean Simmons, Glenn Ford; Tab Hunter, Rod Steiger, Anthony Quinn, Martin Landau. L'edizione italiana di Hollywood: i ribelli, precede quella degli Stati Uniti e di altri Paesi europei, che andrà in onda tra l'autunno e l'inverno prossimi. Il ciclo durerà fino al 21 settembre. Stasera e il 24 agosto protagonista è James Dean. Il 31 agosto e il 7 settembre toccherà a Marion Brando; 1114 e il 21 settembre a Montgomery Clift. James Dean, primo «ribelle)

Luoghi citati: Hollywood, Stati Uniti