Nella villa di Cap Ferrat nessune conosce il capo P2

Nella villa di Cap Ferrat nessune conosce il capo P2 Nella villa di Cap Ferrat nessune conosce il capo P2 Uno splendido edificio con parco, eliporto e spiaggia privata del valore di sei miliardi - Risposte evasive del guardiano, indifferenza dei vicini DAL NOSTRO INVIATO NIZZA — La villa di Lido Gelll a Cap Ferrat sembra disabitata. Ad origliare dagli alti recinti che la proteggono dai curiosi non si avverte nulla, neppure l'abbaiare dei cani da guardia. A Villa Espalmador, cosi si chiama l'unica residenza nota sulla Costa Azzurra del capo della P2, di'] Lido Gelli In fuga o rapito pare proprio non esista traccia. In questo lembo del Sud della Francia stracolmo di turisti facoltosi, nessuno vuole parlare di maestri venerabili, massoneria, complotti internazionali. Pare quasi di essere in Italia, in Sicilia. Nessuno sa niente. A dargli retta non sa nulla Io stesso custode di Villa Espalmador, un italiano di circa 35 anni. «Licio Gelli? — dice seccato rispondendo alle domande del cronista prima di sparire frettolosamente dietro un filare di pioppi — mai visto. Non so chi sia. Non so chi va e chi viene. Non è nei miei compiti. Io devo badare solo alla casa Pare riceva lo stipendio dalla società panamense proprietaria del complesso. Ufficialmente neppure Villa Espalmador In un certo senso esiste. Non risulta infatti sulla guida telefonica e lungo tutta la Costa Azzurra non c'è vigile o funzionario di polizia che pronunciando il suo nome ne Ìndichi l'Indirizzo. E dire che una volta vista, se non altro per 11 suo sfarzo, è impossibile dimenticarla. Da Gelli pare sia stata acquistata nel 1980. Secondo esperti immobiliari, oggi varrebbe sei miliardi di lire. La villa si snoda su due plani con torretta. E' circondata da ettari di parco e giardini. E' dotata ovviamente di piscina, campi da tennis, e anche una plazzola per elicotteri. Ha una spiaggia con attracco, privatissima e stupenda. Proprio da questo suo portlcclolo personale e inaccessibile, nel mese di marzo dello scorso anno Lido Gelll sarebbe riuscito a scappare poche ore prima che alla villa arri- vasse l'Interpol per arrestarlo. E 1 vicini? A Cap Ferrat, come a Cap d'Antlbes, i «vicini» sono tutti protetti da alte mura di cinta, giardini con sistema d'allarme elettronico e' cani pronti ad azzannare. Impossibile domandare loro di Gelli. Qui oltre frontiera conta molto la privacy. Nessun giornale francese, per esemplo, fino ad oggi nella clamorosa evasione di Gelli dal supercarcere svizzero di Champ Dollon ha seguito la «pista della Costa Azzurra». In Italia è giunta l'eco di perquisizioni, di persone interrogate dalla polizia oltrefrontiera, di posti di blocco, di supercontrollo a valichi di confine, porti e aeroporti; ma l'informazione francese non ne ha ancora fatto il minimo cenno. Perché? Una risposta forse l'ha data ieri mattina un funzionario della gendarmeria di Nizza. «Più che alle ipotesi — ha detto 11 commissario — badiamo ai fatti». E della rocambolesca ma non improbabile fuga sul pullman del maestro e del suoi complici da Annemasse alla Costa Azzurra attraverso Annecy, Aix-LesBalns, Chambery, Grenoble, Nizza? Impossibile saperne di più. In rue Joffredo, quartier generale della polizia francese, la vicenda Gelli è «top secret». Inutile Insistere. Anche In rue Beaumont, alle spalle del vecchio porto di Nizza, il quartiere dove vivono molti neofascisti fuggiti dall'Italia, 10 stesso «rione nero» che ospitò nell'estate del 1980 Marco Affatigatl, Il nome del capo della P2 è stato fatto più volte lo scorso anno nel corso di un processo per omicidio. Sul banco degli imputati Carmelo Barbera, un frontaliere di 46 anni, di Ventimiglia, che secondo il procuratore generale JeanPierre Gilbert, avrebbe ucciso per rubargli 500 mila franchi 11 principale Louis Nogueres, direttore della Galleria d'antiquariato «Fersen», una delle più prestigiose di Monaco. "Il presidènte del tribunale monegasco, René Vitalatte, lo condannò a 8 anni di reclusione. Dal carcere il frontaliere si dichiarò e si dichiara sempre innocente. Dietro il delitto ci sarebbe la storia intricata di assegni per 100 milioni che 11 gran maestro'il 25 marzo del 1981, tre giorni prima del delitto, aveva dato a Louis Nogueres quale anticipo di 300 milioni di lire per l'acquisto di mobili che dovevano arredare proprio Villa Espalmador a Cap Ferrat. Secondo Barbera, il suo principale poteva essere stato ucciso da persone che rivolevano a tutti 1 costi indietro quegli assegni. Roberto Basso Il furgoncino su cui l'agente di custodia ha fatto fuggire Gelli; la villa dell'ex capo della P2 a Cap Ferrat (Costa Azzurra)