Specchio dei tempi
Specchio dei tempi Specchio dei tempi Per tetto una roulotte: ma è vita grama, non vacanza - E' troppo pretendere che anche i vigili conoscano l'educazione? - Le Ferrovie rimborsano - Effluvi senza quartiere - Un mese e 23 giorni per 500 metri llillllillllliiiiiiiiiiiiiiiliiliiiilliMliiiiMiiiiMiiillUn lettore ci scrive: -A proposito dei campeggi torinesi, c'è un altro aspetto poco conosciuto della vita comunitaria, dove non solo vi sono roulottes, di tutto rispetto, famiglie felici che passano le loro vacanze tra banchetti e allegria, seni liberi (fotografali alla nausea) di donne in vacama provenienti dalle più disparate nazionalità. 'Fra tutta questa gente vi sono persone senza casa, senza lavoro, che vivono sotto una tenda canadese spesso a pezzi e con solo un sacco a pelo e pochi Indumenti appresso. VI sono persone che vivono per anni affittando Una "roulotte" che non è dignitosa. I più fortunati si fermano per 5-6 mesi l'anno e nel ve riodo più freddo cercano sistemazione altrove. Gli altri, con notevoli difficolta economiche magari con figli a carico, riescono a sopravvivere in queste condizioni, anche nel periodo Invernale. 'Tra queste vite grame (a volte decretate indirettamente dalla giustizia con sentenze incredibili privando il cittadino di casa, lavoro e dignità) st Insinuano spesso giudi zi pesanti, che fanno più male della stessa situazione tragica di vita quotidiana cut sono costretti. 'Non è questa mia.una polemica rivolta agli articoli fatti da "La Stampa" sui campeggi torinesi, né tantomeno al gestori e direttori del campeggi, bensì vorrei fare notare a chi di campeggio non è stato costretto ad occuparsene direttamente (per sua fortuna) e di prima persona come me, che vi sono anche altre situazioni meno felici e spensierate tra il verde, il sole e l'allegria estiva». Raffaele Palma Una lettrice ci scrive: «Sono rimasta molto Indignata recandomi oggt, 9 agosto 1983, a visitare la mostra siti disegno del mondo, allestita presso la Mole Antonelliàna, quando in un gruppo di ragazzi fastidiosamente schiamazzanti, all'interno della mostra, ho riconosciuto per via del bracciale i rappresentanttjdet Vigili Urbani. a.m. Il sostituto del direttore Compartimentale delle Ferrovie dello Stato ci scrive: «Mi si consento una risposta alle lamentele del sig. Pietro. Forneris,*. in viaggio domenica 24 luglio u.s. fra Torino e Villa)ranca Piemon¬ te, su mezzi di questa azienda. «Sorprende la segnalata Imprecisione delle Informazioni fornite dal personale in servizio il quale Ita consultato l'orarlo ufficiale "Il Treno", ove sono pubblicati tutti gli orari del treni e del servizi sostitutivi. Circa II tardato arrivo ad Alrasca dell'autoservizio sostitutivo del treno 3116 e la conseguente impossibilità di proseguire per Torino con il treno 12256, stiamo provvedendo perché fatti del genere non si ripetano più. 'Nell'esprtmere a tutti i viaggiatori della citata corsa sostitutiva il vivo rincrescimento per quanto occorso, desidero invitarli a contattarci, se lo riterranno opportuno, per il rimborso del titolo di viaggio». Sergio Candelari Una lettrice ci scrive da Milano: 'Sulla puzza di pollame a Torre Penice "Specchio dei tempi" ita ospitato la voce di torrest die protestano e quelle del sindaco e della Confa- grlcoltura i quali invece assicurano che va tutto bene. MI Inserisco, nella polemica come terza voce: la voce dei villeggianti. Almeno da quindici anni trascorrale vacanze nella diletta Torre Pellloe. Sono appena rientrata da un soggiorno di un mese. Soggiorno felice, come sempre; turbato però dagli "effluvi" dolciastri di pollame. «Il sindaco afferma che il Comune ha rilasciato l'autorizzazione per {Impianto di questo allevamento perché "la sona è industriale". Sarà. Ma se è come dice il sindaco, perché nella medesima "zona industriale" si son fatti costruire recentemente altri palazzi per abitazioni? 'Per non dire poi che tali "effluvi" non si limitano a stagnare entro quella che il sindaco definisce "zona industriale", sconfinano, pur senza licenza municipale: sicché giungono fino al fronte di strada che si chiama corso Gramsci, appunto l'antica strada maestra che attraver¬ sa il paese, a poche decine di metri dall'isola pedonale». Lydia Licata Un lettore ci scrive: 'In data 3 giugno 1983, il Provveditorato agli Studi di Torino mi ha Inviato una lettera raccomandata con la guale mi Invitava a regolarizzare del documenti. Tale lettera raccomandata mi è stata recapitata in data 26 luglio 1983, impiegandoci un mese e 23 giorni per percorrere circa 500 m, tale la distanza da via Coazze (sede del Provveditorato agli Studi di Torino) a casa mia, in via San Paolo n.4. 'Il fatto mi pare grave e per questa ragione ve lo segnalo. Aggiungo inoltre che In questi giorni farò regolare esposto-reclamo alle competenti autorità amministrative e che sarà mia cura segnalare questo aberrante episodio anche all'autorità giudiziaria: dott. Vincenzo Ionadi
Persone citate: Forneris, Lydia Licata, Raffaele Palma, Sergio Candelari, Torre Pellloe, Villa, Vincenzo Ionadi
Luoghi citati: Milano, Torino, Torre Penice
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