Specchio del tempi

Specchio del tempi Specchio del tempi Sulle strade i camionisti lavorano, i villeggianti spadroneggiano La quintessenza dell'ignoranza: tutta in una classe? - Quel che in Svezia è realtà, in Italia è fantascienza - Questione di naso - Si spera Un lettore ci scrive dalla Valgrande di Lanzo: Come autista e contitolare di una ditta di autotrasporti con sede in Valgrande di Lanzo, rispondo al gruppo di genitori ("Specchio dei tempi" 2/8) i quali asseriscono che ci sono persone del luogo "in perenne stato di ubriachezza alla guida di grossi autocarri". «Vorrei sapere con quale au torità e conoscenza dei fatti si osa generalizzare in questo modo. Se casi di questo tipo sono stati riscontrati, come mai non si sono rivolti alle autorità preposte invece di manifestare sui giornali i loro sfoghi a discredito di una categoria che purtroppo in questi mesi deve sopportare un nugolo di automobilisti e motociclisti non locali, incoscienti e irrispettosi di ogni norma? «Parliamo anche dei pedoni. Dicono di venire a respirare aria buona in queste valli (e va bene), ma anziché apprezzare la tranquillità di. stradine laterali o di viottoli di montagna, scarpinano tutto il giorno su e giù sulla provinciale, e se c'è una strettoia sostano il più a lungo possibile per la chiacchierata quotidiana, creando un pericolo per gli utenti della strada, «Cosi chi con un già duro lavoro deve guadagnarsi il pane anche nel mese di ago- sto, mentre gli altri si diver-, tono, ita un compito anche più arduo. • Ora uno sfogo me lo permetto anch'io: non mi risulta assolutamente che nella zona indicata vi siano autisti di grossi autocarri "permanentemente ubriachi". In quanto ai motorini che scorrazzano e si esibiscono in gimkane pazze, non penso che i tutori dell'ordine locali siano negligenti, però se danno multe sono disgraziati e se chiudono un occhio non fanno il loro dovere. Perché non ci pensano i genitori a tenere a bada certi scalmanati?*. Giuseppe Lasero Una lettrice di scrive: «Leggendo l'articolo sul "Majorana" non posso fare a meno di constatare amaramente che nella classe VC del Liceo Scientifico "N. Copernico" la percentuale dei respinti è arrivata al 25% (5 ragazzi su 20). Quindi non tutti gli "asini" sono al Majorana, ma devo pensare che nella classe di mia figlia vi fosse la quintessenza dell'i¬ gnoranza, visti i risultati finali. «I casi sono due: o si sono mostrati "superficiali" i professori che hanno ammesso all'unanimità (perciò senza dubbi), con un giudizio positivo, mia figlia e i suoi compagni che conoscevano da tre o da cinque anni, o sono stati "superficiali" i commissari d'esame che, in mezz'ora o poco più, hanno giudicato un ragazzo non maturo. •A parte la delusione e l'amarezza di un tale risultato, come potrò io continuare ad insegnare al miei figli, sicura di essere creduta, che esistono correttezza, onestà e giustizia, di fronte a questa cosi palese ingiustizia?*. Segue la firma Il presidente dell'Enpa (sez. prov. di Torino) ci scrive: «/I sig. Rabogliotti scrive dalla Svezia in merito alla gestione del parco del Gran Paradiso e mi addosserebbe una scarsa conoscenza del problema in quanto sostenitore della tesi che ritiene il lasciar fare alle leggi naturali e non alle doppiette dei cacciatori il metodo migliore per salvaguardare fauna selvatica e ambiente. <£' possibile che io conoscd poco un problema cosi complesso, ma certo il nostro connazionale dimostra non scarsa conoscenza ma totale ignoranza sulla tragica situazione amministrativa e gestionale del Parchi Nazionali italiani. «Ci segnala le selezioni meccanizzate delle renne, con uso di attrezzi appositamente studiati. In Svezia saranno soluzioni di ordinaria amministrazione, ma per la realtà italiana, lo assicuro, è pura fantascienza*. Silvano Traisci Un lettore ci scrive: «Posso comprendere — anche se non condividere, dati glt attuali sistemi usati per la nutrizione — l'intervento del presidente della sezione avicola della Confagricoltura, sig. C. Perruquet, ma si tratta di un discorso fatto in generale; apprezzo invece e sottoscrivo il dissenso espresso dalla signora Virginia Chauvi, riferito al caso particolare del mega allevamento polli di Torre Pellice, dove sarebbe bene che il signor Perruquet venisse di persona per rendersi conto della realtà del posto, almeno in certe ore del giorno. «Per quanto riguarda la risposta del sindaco Stefanetto, bisogna proprio domandarsi: "Ma allora, il naso dell'Usi e dell'Ufficio di igiene è diverso da quello della gente, che abita a Torre Pellice, dato che solo quest'ultimo sembra sentire gli odori veramente pestilenziali?"*. Arturo Guattì Una lettrice ci scrìve: «Nella notte dell'i agosto, davanti alla mia abitazione in cso Sebastopoli 272, sono stata derubata dell'auto. Si tratta di una 127 rossa targata TO-S48648, adattata per essere guidata da un handicappato, con la dotazione di un freno sotto il volante. 1 «Senza la mia auto non posso più muovermi di casa e ho solo una speranza: che qualche scriteriato l'abbia presa per fare un giro in città e poi l'abbia abbandonata. Chiedo perciò ai lettori di "Specchio dei tempi" di darmi una mano a trovarla. Per notizie rivolgersi a La Stampa. Grazie*. Bruna Demichelis

Persone citate: Arturo Guattì, Copernico, Demichelis, Giuseppe Lasero, Majorana, Perruquet, Silvano Traisci, Virginia Chauvi

Luoghi citati: Italia, Lanzo, Sebastopoli, Svezia, Torino, Torre Pellice