II «c'era una volta» delle valli letto su baite e vecchi attrezzi

II «t'era una volto» delle vaiti letto su baile e vecchi attrezzi Il lungo weekend di Ferragosto può essere l'occasione di nuove scoperte II «t'era una volto» delle vaiti letto su baile e vecchi attrezzi Chi si annoia nella città chiusa per ferie può trovare motivi d'interesse nei musei che raccontano la storia minore da Torre Pellice a Prali, dal Melezet a Susa - Orari e guide Il ponte di Ferragosto promette una città deserta. Due feste consecutive Invitano ad un supplemento di vacanza e favoriscono 1 pendolari estivi, divisi fra lavoro in città e famiglia in villeggiatura. La prospettiva per chi rimane è quella classica: negozi chiusi, pochissima gente per le strade, servizi ridotti al minimo. L'Ideale per chi ama la solitudine e la tranquillità; un invito a trascorrere un fine settimana diverso per chi teme la noia. Le opportunità non manca- no: c'è la collina con itinerari suggestivi a portata di mano; ci sono 1 torrenti a monte della città con brevi spiagge ombrose e acqua trasparente; ristoranti tutti da scoprire e, infine, rarità sconosciute alla maggioranza, nascoste fra le Prealpi che chiudono buona parte della provincia. Per esemplo, le testimonianze della civiltà montana conservate in una collana di piccoli musei. Il «c'era una volta» di molte vallate è conservato in 11 raccolte curate dalle Comunità montane. L'organizzazione, spesso, è di tipo familiare, in sintonia con l'ambiente: non c'è custode fisso e bisogna chiedere le chiavi al bar o al volontario di turno. Museo storico valdese (Torre Pellice, via Roberto d'Azeglio 2) — Risale al 1889. La parte storica rievoca le origini valdesi, le guerre di religione e la conquista delle libertà civili. La parte etnografica, allestita nel 1974, presenta gli interni di abitazioni e della scuola, attrezzi e mobili. E" aperto lunedi e giovedì dal le 16 alle 19; domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30. Museo di Bora (Rorà, via Duca Amedeo II) — E' ospita to nell'antico Hotel du Cha mois e contiene interessanti documenti storici oltre ad una serie di oggetti di uso quotidiano nella vita familiare, nel lavoro dei campi, nella pratica religiosa. Per visitarlo bisogna chiedere le chiavi al slg. Roberto Morel, telefono 0121-93122. Museo scuola Beckwith de gli Odin-Bertot (Angrogna, frazione Odln) — Sorge accanto ai luoghi storici valdesi (Chanforan e Ghiesa d'ia Tana). E' la vecchia scuola valdese restituita dopo decenni con gli arredi originali: cattedra, banchi, lavagna, stufa, bacheche con registri ed elenchi degli alunni. Le chiavi so no custodite dal slg. Levi Buffa. Recapito telefonico presso il Pastore Giuseppe Platone 0121-944.144. Museo di Prali e Val Gir manasca (Ghigo di Prali, vecchio tempio valdese) — Raccoglie una sintesi della vita sociale ed agrìcola di tutta la vallata: attrezzi domestici ed agricoli, armi, Museo di Rodoretto (Prali, frazione Villa di Rodoretto) — E' ospitato nella vecchia scuola. Raccoglie collezioni di tipo etnografico, con oggetti appartenenti al mondo contadino e montanaro. Per le visite bisogna rivolgersi al maestro Enzo Tron, telefono 0121 8516. Museo storico della Balziglia (Massello, frazione Balziglia) — Inaugurato nel 1939 per festeggiare 11 duecentocinquantesimo anniversario del ritorno dei valdesi, sorge nella zona teatro della storica battaglia della Balziglla (maggio 1690). Tutta la documentazione è dedicata a quell'avvenimento. Le chiavi sono depositate al bar Ghinlvert. Recapito presso il Pastore Paolo Ribet, telefonò 0121 84816. Museo di Bardonecchia (Bardonecchia, piazza della parrocchia) — E' allestito nella ottocentesca Casa comunale e raccoglie oggetti usati in casa e sul lavoro nell'Alta Valle Susa. Aperto nei giorni fclMvsacldfvsmnn o é 0 i a a , i o e o d 111 ■' 111 11 llll Hill i1iiii1miii ri i: Mill festivi (10,30-12,30 e 16,30-19). Museo artistico etnografico della Parrocchiale di Melezet (Bardonecchia, frazione Melezet) — Comprende prevalentemente oggetti di arte sacra: statue di legno, dipinti, arredi, messali, paramenti, calici e candelabri di pregevole fattura. Recapito presso don Francesco Masset (telefono 0122-96640). Museo civico di Susa (Susa, via del Castello 16) — Occupa sette sale del castello della marchesa Adelaide. Fondato nel 1884, espone essenzial¬ mente fauna, minerali, fossili, archeologia, numismatica dall'epoca romana fino al Risorgimento. Orarlo estivo: 15,30-17,30. Chiuso il lunedi. Museo delle genti delle Valli di Lanzo (Ceres, piazza del Municipio) — Conserva materiale di interesse etnografico, storico, archeologico, naturalistico riferito alle trasformazioni del territorio ed alle attività dell'uomo In Val di Lanzo. Recapito presso la slg. Orsola Poma Bricco, telefono 0132-5255. b g