L'Italmobiliare ad una svolta di Marco Borsa
L'Italmobiliare ad una svolta Ribasso del titolo con voci di cessione di un importante pacco azionario L'Italmobiliare ad una svolta Pesenti riconosce che deve vendere per pagare i debiti che gravano ancora sulla società per 100 miliardi MILANO — L'ItelmoblHare, la finanziaria che controlla tutte le- principali partecipazioni dell'impèro di Carlo Pesenti, ha chiuso ieri a 65 mila lire, vicino al minimo di 57.500 lire dei compensi di gennaio, che, moltiplicate per 14 milioni di titoli del capitale sociale, significano una capitalizzazione di 260 miliardi, più o meno la stessa che aveva quando fu quotata in Borsa nella primavera del 1980. Il ribasso del titolo principe della scuderia Pesenti viene collegato in Borsa al passaggio di proprietà di un consistente pacchetto, quello in mano al gruppo Sai di 320 mila titoli circa, a un prezzo nettamente inferiore a quello dell'ultimo compenso di luglio di 70.150 lire. La voce, per ora, non ha trovato conferma, ma l'Ipotesi che 11 sindacato di controllo della società (che raduna 11 56 per cento del capitale) sia in fase di smobilitazione sembra fondata, alla luce di quanto è emerso anche all'ultima assemblea dei soci Nonostante, infatti, l'anno scorso la Italmobiliare abbia venduto una delle sue banche, l'Ibi, per circa 550 miliardi alla Cariplo, 11 problema dei debiti che soffocano l'impero Pesenti non è stato risolto. Fra quelli a breve, quelli verso le banche o le controllate e quelli a medio e lungo termine i debiti residui della Italmobiliare superano ancora gli 800 miliardi con Interessi quindi Intorno al 150 miliardi. L'abbattimento dei debiti — afferma l'ultima relazione di bilancio — resta l'obiettivo primario della strategia operativa del consiglio di amministrazione mediante il ricorso a provvedimenti aventi anche natura straordinaria come a esempio la cessione di importanti partecipazioni in portafoglio-. E' la prima volta che Carlo Pesenti ammette cosi esplicitamente che deve vendere per salvarsi dai debiti. Il problema è però che forse questa volta la consapevolezza arriva un po' troppo tardi per il mercato. Come ha già dimostrato la cessione dell'Ibi (per cui Pesenti stesso riconosce di non riuscire probabilmente a incassare un prezzo «pari alle nostre fondate attese-) oggi il mercato non è del venditore ma del compratore, nel senso che non sarà facile trovare chi è disposto a rilevare le partecipazioni Italmobiliare pagandole un prezzo ' su ffidente a risolvere i problemi di Pesenti. Nel portafoglio Italmobiliare ci sono ancora bocconi appetitosi come la maggioranza della Ras, una delle principali compagnie di assicurazioni l'80 per cento della Banca Provinciale Lombarda, il con trollo della Italccmcnti, una quota significativa della Franco Tosi. Per riuscire a coprire gli 800 miliardi di debiti (che con gli interessi di quest'anno tornerebbero a sfiorare 1 mille miliardi), Pesenti dovrebbe trovare un compratore del 37 per cento della Ras disposto a pagarlo 370 miliardi sulla base dì una stima complessiva del l'intera società nell'ordine di mille miliardi e trovare un compratore del pacchetto Banca Provinciale Lombarda per circa 500 miliardi. Un'operazione né facile né breve. A questa strada obbligata, ma non facilmente percorribile nelle attuali condizioni del mercato, c'è una sola alternativa: il passaggio dell'Intero pacco di controllo Italmobiliare in mani nuove, in grado di procedere speditamente a un consistente au mento del mezzi propri della società (che oggi sono di soli 40 miliardi circa) con cui ridurre parte dell'indebitamento. Un nuovo azionista di co mando potrebbe mettere i punto un piano credibile di riequilibrio finanziario centrato sia sulla vendita di qualche partecipazione, sia su un forte aumento di capitale. Il passaggio del pacchetto Sai è il preludio di qualche cosa del genere? Marco Borsa Carli) l'esenti
Persone citate: Carli, Carlo Pesenti, Franco Tosi, Pesenti
Luoghi citati: Milano
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