La 'ndrangheta fra le tende

La 'ndrangheta fra le tende TEMPO DI VACANZE: COME VIVONO E Si DIVERTONO I CAMPEGGIATORI IN ITALIA La 'ndrangheta fra le tende Il proprietario di un camping di Palmi a lungo taglieggiato dall'organizzazione - Saverio Mammoliti, coinvolto nel rapimento di Paul Getty, ha creato un villaggio modello - Solo in quella zona sono ammassati undici complessi alcuni dei quali abusivi e con scarse strutture - L'assessore regionale al turismo dice: «Ci sono tante cose da sistemare, la Calabria diventerà un'alternativa a Palma di Maiorca» DAL NOSTRO INVIATO REGGIO CALABRIA — •Solo Dio non ci ha abbandonati. Scriva pure che gliel'ho detto io, Saverio Mammona, ex boss-. Media statura, camicia e pantaloni di tela nera, occhi che brillano, si aspetta una reazione di stupore che non arriva. .Allora lei non mi conosce, forse non si è mai occupato di cronaca. Ricorda il sequestro di Paul Getti/? H re della droga? Furti, omicidi e rapine? Hanno detto che ero io. Vero niente e lei mi deve credere*. Quarantini anni motto, nove... no undici di latitarmi sull'Aspromonte» carcere e oggi in libertà vigilata. Mammoli» è titolare del cam peggio .Due Pini, a Sdna di Palmi. «Ha quattro ettari di terra, più. uno di spiaggia demaniale che devo far pulire io. Qui il Comune non esiste, non mi dà neppure i sacchi dell'immondizia. Il liquame lo raccolgo in una vasca e devo pagare per farlo portare via. Dica che al nostri amministratori non importa nulla del turismo, che non esistono, che dobbiamo fare tutto con le nostre forse, lo ho dato vita a questo complesso perché mi piace lavorare, mi ci sono appassionato. Ma quante grane, quanti problemi..... Nel suo villaggio Saverio Mammollti vuole solo una clientela scelta, che vada per riposare, che non crei confusione. .Quando mi arrivano del giovani, li guardo in faccia. Capisco subito di che rosea sono e se non mi piacciono, per loro non c'è posto.. I prezzi sono all'osso, il campeggio è aperto dodici mesi all'anno, come divertimento c'è una discoteca che resta aperta sino alle 23,30 e dopo quell'ora smorza 11 volume degli altoparlanti e diventa night; tira avanti fino a quando nel locale resta un cliente. «Afa da me si fanno anche l'elezione di miss Tonnara e le selezioni di miss Calabria e miss Italia». Mammollti parla volentieri del suo lavoro, ma di tanto in tanto infila nel discorso una critica al Comune. - Tutti i locali che trova sulla Marina di Palmi sono abusivi, non c'è mai stato un piano regolatore. Se ne fregano e basta. Povera Calabria... Siamo i meridionali più disgraziati d'Europa». Se l'ex boss ha dei problemi, 11 titolare del vicino campeggio «Slng a song, non sta me gllo. Michele Pugliese. 59 an ni. si muove con fatica «per un terribile male che mi divora la schiena». Ma non ha perso il buonumore. Si è fatto operare «te radici si sono fermate, ho ancora speranza». Ha 16 mila metri di terra che valgono un miliardo e mezzo e da quest'anno finalmente i suol affari filano a gonfie vele. Non perché siano aumentati 1 clienti, anzi: la 'ndrangheta ha smesso di fargli pagare tangenti «che mi succhiavano guadagno e capitale. Adesso basta quattrini, solo regali» e commenta che la polizia ha lavorato bene, è riuscita a neutralizzare la «malaerba che ci rovina la reputazione». Il suo camping era nato come discoteca, poi ha lnizato con una roulotte sotto un ulivo. Oggi ha dalle 700 alle 800 presenze al giorno. I suol cento bungalows sono abusivi, sorride e commenta: .Finirà davanti al pretore — e ammiccando conclude — ho anche trasformato un pollaio in minialloggio». Gli ospiti hanno a disposizione un piccolo spaccio e tanta musica. Quindici giorni fa, un diversivo: alle 22 sono piombati fra le tende e 1 caravans decine di carabinieri con i mitra spianati. .Una lettera anonima. Forse cercavano droga oppure qualcuno — spiega Pugliese —. Quando se ne sono andati, donne e bambini piangevano per lo spavento. Ma al mattino se ne sono andati anche molti clienti: non avevano gradito... diciamo questo fuori programma. Adesso per favore onori di un'intervista anche quel signore laggiù, seduto davanti al bungalow». E" l'avvocato Giuseppe Loria, di Palmi. Il discorso cade sull'Incursione del carabinieri. *IUUUU... e tei si stupisce di queste cose? — domanda sbalordito —. Afa qui siamo in Calabria, mica a che so io. E' una lampante dimostrazione che la polizia ci protegge, che ci tutela. Per noi è una fortuna, altrimenti saremmo sbranati cosi» e mette le dita chiuse a mazzolino davanti alla bocca. Forse 1 clienti che hanno lasciato in fretta e furia il «Slng a song» saranno andati al «San Fantino» di Taureana, un quieto camping ombroso di eucalipti, ulivi e cipressi. E' della signora Concetta "rigano che purtroppo lamenta un buon SO per cento in meno di presenze. .Sono scomparsi i torinesi e i milanesi. Sarà colpa della crisi generale oppure della distanza. Non lo so. Abbiamo romani e napoletani una clientela scelta e raffinata. Nel ristorante del camping si può mangiare un buon pranzo con 8500 lire, bevanda compresa». La signora Tigano dice che 1 suoi clienti non amano 11 chiasso dei dischi; vanno a fare gite sulla Sila, sull'Aspromonte, visitano le zone archeologiche. Se riescono a superare 11 trauma di una circolazione stradale caotica, si spingono anche a Reggio Calabria per il museo del la Magna Grecia con i famosi Bronzi di Rlace». Ma un re perto di notevole valore gli ospiti del «San Fantino» ce l'hanno proprio sulla porta una tomba paleocristiana che pioggia, vento e umidita stanno corrodendo in una foresta di erbacce. Il Comune di Palmi ha 11 campeggi e tra questi c'è an che il «S. Elia» gestito dal l'Ente provinciale per il Turi smo di Reggio. Potrebbe ospitare 600 tra caravans e tende, ma quest'anno 1 clienti sono appena una sessantina, la maggioranza siciliani che amano l'ombra. Infatti la luce fa fatica a bucare il tetto di foglie, il mare è stupendo, di un azzurro cupo. Ma il «S. Elia» ha 11 difetto di essere a picco sul Tirreno, quota 579 metri, e per raggiungere la spiaggia bisogna fare tredici chilometri sotto 11 sole. Dice Giovanni Mazza, uno dei dirigenti: «Non abbiamo ancora a a i i i e n a o Disto vn solo straniero, neppure di passaggio. Dovranno pur prendere provvedimenti, altrimenti meglio chiudere tutto». In Calabria, sui due versanti (ionico e tirrenico) di camplngs e villaggi turistici ve ne sono 230. Alcuni bellissimi gestiti da persone che conoscono 11 mestiere, altri nati dalla sera alla mattina in campi di cipolle, In frutteti, in boschi con attrezzature Inadeguate dove l'igiene è discutibile. Lo dice 11 dott. Guido Lagana, da otto mesi assessore regionale al Turismo. Il suo programma ambizioso, vuol fare della Calabria un'alternativa a Palma di Majorca. Ma prima bisogna mettere un po' d'ordine in tutto il settore e nel campeggi in particolare. Dobbiamo creare del personale specializzato e colpire tutte le forme di abuso e di malcostume Per quanto ri guarda i campeggi stiamo per approvare la legge regionale. Darò botte in testa a chi non la rispetterà. Picchierò duro perché quando c'è stato il boom turistico, abbiamo solo e sempre pensato a succhiare il denaro dalle tasche degli ospiti senza offrire loro qualcosa di più per fare in modo che questa gente ritornasse. Cambleranno molte cose, parolamia». Dichiarazioni impegnative. Ma come se la caverà con quei personaggi di tutto ri spetto che hanno in mano il 90 per cento dell'organizzazione turistica calabrese? — commenta un suo collega —. E' gente con le spalle coperte, i loro nomi si sussurrano appena». E conclude acido: .Oggi c'è il Consiglio regionale. L'appuntamento è fissato per le 18. Bene, i primi arriveranno dopo mezz'ora e se tutto fila liscio, cominceremo a chiacchierare verso le 19-19,30. In Calabria anche i buoni propositi, quelli del mio collega, slittano come gli orari. Però sappiamo salvare la forma: in Consiglio si entra solo se si ha la giacca». Un'altra piaga che contribuisce a tenere lontani i turisti, è la pulizia. Reggio è sporca come lo era nei turbolenti giorni nel quali battagliava per diventare capoluogo. Lungo le strade della periferia ci sono montagne di immondizie che cuociono al sole. I topi razzolano fra le cartacce, sembrano galline sull'aia. E ogni tanto qualcuno disgustato getta un fiammifero acceso. Aldo Popaiz