Pochi i soldati Usa, e sparsi nel mondo

Pochi i soldati Usa, e sparsi nel mondo Esercito, marina e aviazione impegnati in ampie manovre: preoccupato il capo di Stato Maggiore Pochi i soldati Usa, e sparsi nel mondo Il generale Wickham: «Tradizionalmente abbiamo esigenze militari sproporzionate rispetto alle nostre capacità» WASHINGTON — L'attività militare degli Stati Uniti in America Latina e in Africa richiama l'attenzione sulla vastità degli impegni Usa e mette in luce una preoccupazione di fondo degli alti comandi Usa: una possibile scarsità di uomini. Alle attuali manovre partecipa un numero relativamente piccolo dei 2,1 milioni di militari e sono generalmente di breve durata con l'eccezione di quelle nell'America Centrale che si articoleranno in diverse serie di esercitazioni della durata di sei mesi. Ma esse mettono in evidenza un possibile problema sul quale i comandanti militari e gli esperti degli Stati Uniti hanno messo in guardia in questi ultimi mesi: l'America non ha un numero sufficiente di soldati per far fronte contemporaneamente a tutti i suoi impegni. Se fosse necessario un maggior numero di truppe per un periodo piii lungo, ci sarebbe una deficienza di effettivi. Il nuovo capo dì Stato Mag¬ giore dell'esercito, generale John Wickham jr„ all'inizio della settimana aveva dichiarato: «Tradizionalmente noi abbiamo una serie di esigenze contingenti che sono forse sproporzionate rispetto alle nostre capacità. E questo probabilmente vale In questo momento». Simili avvertimenti sono stati lanciati da altri comandanti militari nel mesi recenti. Il segretario alla Difesa Caspar Weinberger,- parlando di un potenziamento della Difesa fino alla cifra record di 180 miliardi di dollari, ha detto che la somma è necessaria per far fronte a tutti gli impegni americani all'estero. Gli Stati Uniti attualmente partecipano a tre esercitazioni oltremare in aggiunta all'invìo di 550 uomini nel Sudan per far funzionare e difendere gli aerei radar Awacs che sono stati mandati colà per aiutare il governo del Ciad a respìngere i ribelli filo-libici Nell'America Centrale cominciano ad arrivare questa settimana i primi reparti dei 5 mila soldati di terra per una serie di manovre che si svolgeranno in Honduras e la cui durata è-prevista in. sei mesi. Nel frattempo la marina ha assegnato due portaerei e una nave da battaglia e altre 19 navi a queste manovre. Una esercitazione della Marina, da tempo progettata, è anche in corso in Sud America. Sei navi e 2 mila uomini partecipano alla ventiquattresima edizione annuale delle manovre « Unitas*, una serie di esercitazioni navali fra le marine di Stati Uniti, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Perù, Uruguay e Venezuela. in Egitto 5500 soldati americani che fanno parte della forza di pronto impiego, hanno iniziato esercitazioni congiunte con gli egiziani. E' la terza edizione delle manovre Bright Star della durata di un mese e che prevedono anche operazioni più piccole in Su<dan, Oman e Somalia con la partecipazione di 7 mila soldati Usa nei quattro Paesi. Fra due settimane 17 mila militari dell'esercito e dell'aeronautica prenderanno parte alle annuali manovre Nato, una delle pili grosse esercita¬ zioni annuali dell'Alleanza Inoltre 1800 marines si trovano a Beirut da 11 mesi nel quadro della Forza di pace multinazionale e vi rimarranno per un periodo indefinito. Tranne che per le lunghe e pubblicizzate manovre in Honduras e l marines a Beirut, le esercitazioni sono fra le 120 manovre militari che il Pentagono programma ogni anno, il 90 per cento delle quali oltremare. Questa cifra non comprende le piccole esercitazioni di ognuna delle quattro armi degli Stati Uniti: esercì to, marines, marina e aeronautica. Il generale Wickham e altri membri dello Stato Maggiore generale hanno ammonito che l'attuale potenziamento militare, mentre offre decine di ,nuove armi, potrebbe significare una deficenza di effettivi, quando le nuove armi entreranno in servizio nell'arco di un decennio. Wickham ha detto che gli effettivi dell'esercito sono al più basso livello di trentanni.

Persone citate: Bright, Caspar Weinberger, John Wickham, Unitas, Wickham