Alle calzature il record dell'export va all'estero il 60% del fatturato

Alle calzature il record dell'export va all'estero il 60% del fatturato Ma sono le industrie metalmeccaniche ad esportare di più in volume Alle calzature il record dell'export va all'estero il 60% del fatturato ROMA — L'industria delle calzature è l'unico comparto manifatturiero italiano a trarre dalle esportazioni la maggior parte del proprio fatturato. Le fabbriche di scarpe, infatti, realizzano con le esportazioni 11 60,2 per cento del proprio fatturato complessivo occupando cosi, con forte distacco dagli altri comparti, il primo posto in una classifica dell'incidenza delle esportazioni sul fatturato complessivo nel 1981 che l'Istat ha reso nota Ieri. La classifica è tratta dall'Indagine annuale sul fatturato all'esportazione delle imprese manifatturiere con più di venti dipendenti. In complesso la rilevazione riguarda 26.127 imprese che hanno esportato per 57.763 miliardi di lire nel 1981: l'incidenza delle esportazioni sulle vendite totali delle aziende interessate è stata del 23,1 per cento. Un'incidenza superiore alla media dell'intera Industria manifatturiera si ha per i comparti del mobili, dei tessili, delle materie plastiche, della metallurgia, delle pelli, della gomma, della meccanica, del mezzi di trasporto, della cellulosa tessile e delle calzature. Al di sotto della media sono 1 comparti dell'abbigliamento, del minerali non metalliferi, della chimica, del legno, della carta, degli alimentari, delle industrie foto-fonografiche, delle industrie poligrafiche, del tabacco. Occorre però rilevare che 11 55,3 per cento del fatturato complessivo all'esportazione delle imprese analizzate è attribuibile alle vendite all'estero delle Industrie metalmeccaniche (meccanica, mezzi di trasporto, metallurgia); il peso» delle esportazioni calzaturiere sul totale delle esportazioni rilevato nell'indagine è Invece pari al 3,4 per cento. L'indagine conferma inoltre che l'incidenza delle esportazioni tende a crescere con le dimensioni aziendali: le imprese con più di cinquemila addetti presentano un'incidenza del 30,5 per cento (contro la media del 23,1 per cento per l'intero gruppo di imprese rilevate).

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