Al Senato la dc ha ceduto al pli la presidenza di una commissione

Al Senato la de ha ceduto al pli la presidenza di una commissione Solo per la vigilanza sulla Rai la decisione è slittata a settembre Al Senato la de ha ceduto al pli la presidenza di una commissione DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — E' praticamente ultimata la mappa delle commissioni parlamentari permanenti, gangli importantissimi nell'attività del Parlamento. Ieri sono state completate le presidenze delle commissioni della Camera e del Senato, mentre slitta a settembre la costituzione di quella che vigila sull'attività della Rai e questo ha provocato una dura protesta dell'indipendente di sinistra Rodotà e della radicale Aglietta. Dopo la replica del presidente del Consiglio Craxi. i presidenti dei due rami del Parlamento, Nilde Jotti e Francesco Cossiga, annunceranno oggi la nuova formazione della commissione P2 e dell'antimafia. Raggiunto il compromesso fra i vari gruppi della maggioranza e il mezzo accordo con l'opposizione, la scelta dei candidati non è stata difficile come si poteva prevedere dopo 1 primi litigi. Soltanto qualche scaramuccia all'Interno di alcuni partiti. Cosi l'andreottiano Cirino Pomicino ha avuto la meglio per la poltrona della commissione Bilancio sul collega di partito ed ex ministro Andreatta, appoggiato dalla segreteria: Giorgio La Malfa è stato In dubbio fino all'ultimo se accettare la presidenza della commissione Esteri perché interessato al ruolo di capogruppo. La distribuzione delle 14 commissioni permanenti della Camera è rimasta invariata rispetto alla passata legislatura: alla de ne restano 7. al psi 3; a pri, psdi, pli e svp, una. E' cambiato invece profondamente il quadro. La de ha perduto gli Esteri (Giorgio La Malfa al posto di Andreoti), le Finanze (Ruffolo al posto di Azzaro). la Sanità (Casalinuovo al posto di D'Urso) e ha acquisito la Difesa (Ruffini al posto del comunista Angelini, eletto a suo tempo dai franchi tiratori), l'Istruzione (Casati al posto del socialdemocratico Amadei) e l'Industria (Citaristi al posto di Manca). I socialisti hanno anche la presidenza della commissione Affari costituzionali andata all'ex capogruppo Labriola. I repubblicani hanno cambiato gli Interni con gli Esteri, mentre anche i socialdemocratici hanno cambiato poltrona passando dalla presidenza della commissione Istruzione agli Interni con Luigi Preti. I liberali, che nell'ultimo scorcio della passata' legislatura non avevano rappresentanti, hanno ottenuto la contrastata elezione di Giorgio Ferrari al Lavoro. Infine alla svp è toccata la commissione Oiustizia. Riassumendo, il mosaico è stato cosi completato dopo le prime sette nomine di mercoledì: Istruzione. Casati (de): Lavori Pubblici. Botta (de); Trasporti, La Penna (de); Agricoltura, Campagnoli (de); Industria, Citaristi (de): Lavoro, Ferrari (pli); Sanità, Casalinuovo (psi). Anche il Senato ha nominato gli organismi dirigenti delle dodici commissioni permanenti. Rispetto alla scorsa legislatura la de ha ceduto una presidenza, da 7 a 6, per darla ai liberali che ne erano privi. Il psl ne ha mantenute 3. repubblicani e socialdemocratici 1. Le nuove nomine: Affari costituzionali, Bonifacio (de): Oiustizia, Vassalli (psi); Esteri, Taviani (de); Difesa, Parrino (psdi); Bilancio e PP8S, Ferrari Aggradi (de); Finanze e Tesoro. Venanzétti (pri); Istruzione, Valitutti ,(pli); Lavori Pubblici, Spano (psi); Agricoltura, Baldi (de); Industria, Rebecchini (de); Lavoro, Giugni (psi); Sanità, Bompiani (de).

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