Quando si rischia la guerra «per errore»

Quando si rischia la guerra «per errore» Una rivista americana racconta alcuni incidenti sconcertanti nei bunker dei missili atomici Quando si rischia la guerra «per errore» NEW YORK — Nonostante l'aeronautica militare Usa smentisca, ci sono stati — anche recentemente — degli incidenti che avallano l'ipotesi che una guerra nucleare possa essere scatenata «per errore», sia umano, sia tecnico. Lo scrive sul settimanale Parade il giornalista Jack Anderson riportando alcuni esempi confermati dai protagonisti. Il primo è avvenuto il 19 novembre 1980 con un missile TUan nella base McConnel di Wichlta (Kansas). Due ufficiali lanciatori, 11 capitano Henry Wlnsett e 11 tenente David Mosley, stavano effettuando esercitazioni simulate di lancio, all'Interno di uno degli appositi bunker. A un certo punto si sono accesi gli strumenti e gli Indicatori per il lancio vero, non simulato. «L'unico modo per bloccare tutto è stato di spegnere l'intero sistema», racconta Mosley. «Quel giorno abbiamo avuto la sensazione di avere salvato il mondo. Non so con certezza se il missile sarebbe finito proprio in Unione Sovietica, ma certamente era diretto a Nord». Successivamente si è scoperto la causa dell'errore. I tecnici avevano dimenticato di annullare il collegamento di alcuni cavi e di sostituire il «codice di guerra» con quello di esercitazione. Mosley e Wlnsett dicono di avere fatto un rapporto dettagliato al superiori. L'aeronautica, Invece, smentisce che questo incidente sia mai accaduto. Un altro Incidente «ancora più agghiacciante» avvenne il 9 novembre,1979. «Un errore di computer mise per sei. minuti tutte le forze armate Usa in stato di allarme. Questo incidente venne riferito ampiamente dalla stampa il giorno successivo. Ma nessuno scrisse mai che cosa successe all'interno dei bunker dell'Air Force». Scattato per errore 11 segnale di «pronti» alla guerra «la cosa più grave fu soprattutto il fatto che gli ufficiali lanciatori non fecero tutto ciò che avrebbero dovuto fare ih teoria. Anziché premere i bottoni come previsto, comincia¬ rono a porsi domande e a mettere in dubbio l'autenticità del segnale». Se, anziché essere un errore, l'allarme fosse stato vero «la reazione americana sarebbe scattata troppo tardi». Nel servizio si sottolinea che, nonostante la presenza di computer sempre più perfezionati, «il gesto finale e decisivo spetta all'uomo». E gli uomini preposti a questo terribile compito, che dovrebbero essere particolarmente saldi di nervi, «spesso non lo sono». Vengono tenuti in servizio, secondo Andersen, ufficiali «dalla incerta stabilità mentale», e pieni di frustrazioni. Questo personale militare. Infatti, che pure ha 11 compito piti delicato e determinante di tutti, viene di fatto considerato dalla Air Force «di serie B» E ciò provoca « traumi e complessi, che incidono sull'equilibrio psicofisico».

Persone citate: Andersen, David Mosley, Henry Wlnsett, Jack Anderson, Mosley, Tuan

Luoghi citati: Kansas, New York, Unione Sovietica, Usa