La Juventus stasera alla Casa Bianca di Bruno Bernardi

La Juventus stasera alla Casa Bianca CALCIO D'ESTATE Dopo l'amichevole contro i Toronto Blizzards di Roberto Bettega La Juventus stasera alla Casa Bianca E' anche probabile una visita all'equipaggio di Azzurra - Le confessioni di Paolo Rossi (corteggiatissimo) alla stampa canadese - Domani i bianconeri affronteranno a Washington il Team America, ultimo incontro della tournée DAL NOSTRO INVIATO TORONTO — Il «Toronto Star» ha pubblicato una fotografia che sembra un poster di Paolo Rossi, relegando per una volta In secondo piano il baseball. Il re del Mundial, «champion of champions» gode di una popolarità vastissima in Canada e non solo presso la colonia italiana. In questi giorni ha polarizzato l'attenzione dei mass media, oscurando perfino Bettega, e neppure 11 breve «black out» verificatosi durante la conferenza stampa di Bobby-gol ha interrotto il botta-risposta nel salone dello Skyllne. Al buio, Rossi ha continuato tranquillamente a parlare. Insomma, un autentico delirio, ripetutosi ieri notte nell'amichevole con 11 Toronto Blizzard di Bettega, che solo il grande Pelé riusciva a scatenare. E' un retaggio del trionfo di Madrid. Ed è anche grazie al gol di Rossi in Spagna, televisti da milioni e milioni di persone anche negli Stati Uniti, che la Juventus del cinque campioni del mondo, di Platini e di Boniek è stata Invitata alla Casa Bianca, oggi pomeriggio alle ore 17 locali, corrispondenti alle 23 italiane. Probabilmente non sarà Ronald Reagan a riceverla, ma il vicepresidente George Bush. Sara la prima squadra calcistica di club (nel '76, in occasione del torneo del «bicentenario», toccò alla Nazionale di Bearzot e Bernardini, e recentemente al Team America, la selezione che rappresenterà, gli Usa alle Olimpiadi di Los Angeles) ad avere questo privilegio. «E' un grosso avvenimento, ne siamo onorati», Idice Boniperti. Sarà presente anche l'avvocato | Gianni Agnelli che ci terrebbe a trasferire i gioca¬ tori a Newport, domani, per un rendez-vous con l'equipaggio di «Azzurra» prima delle semifinali. La squadra andrà a Newport solo se potrà fruire di un volo comodo, poiché la sera dopo, a Washington, c'è in programma la seconda e ultima partita della tournée con il Team America. Sicura, comunque, la presenza di Boniperti a Newport. Tornando a Rossi, il personaggio è stato «scoperto» e vivisezionato dai giornali e dalla tv canadese, come accade in Italia e ogni qualvolta il «bomber» varca i nostri confini. Come a Platini, che intende concludere la carriera negli Usa dopo l'86 (magari restando altri due anni alla Juventus), è stato chiesto a Rossi se gli piacerebbe trasferirsi in America. >Non ci ho mai pensato, anzi, spero di disputare parecchi altri campionati in Italia dove, personalmente, posso ottenere le soddisfazioni più grosse. Tardi, molto tardi, potrei prendere in considerazione l'eventualità di vivere un'esperienza canadese come Bettega», ha risposto. Le difficoltà incontrate da Rossi nella scorsa stagione hanno suscitato stupore, ma per l'ennesima volta lui ha ripetuto che «un'annata storta e frustrante può capitare». Ed ha aggiunto: «Dopo Msdrld c'è stato un contraccolpo. E'umano un certo rilassamento Quando si toccano i vertici massimi. Ho segnato pochi gol, un po'perché la squadra non girava, un po' per gli infortuni e la sfortuna. Conto però di rifarmi nella prossima stagione». Ha spiegato che in Italia tutti 1 difensori gli riservano un trattamento speciale (ha citato Collovati e Vierchowod tra i piti forti, insieme con 1 suoi compagni Gentile e Cabrini) e che non ha segreti particolari per fare gol: «Ci vogliono qualità innate. Insomma, goleador si nasce, poi si migliora col tempo e con l'esperienza. Nel nostro torneo ce ne sono parecchi, da Giordano ad Altobelli, da Francis a Blissett. Penso, che sostituirà Bettega, aiuterà non solo me ad avvicinarmi al gol, ma tutta la Juventus». Rievocando i momenti grigi dell'82-83, Rossi ha ricordato che i fischi e le sostituzioni l'hanno amareggiato, ma non più di tanto: «Non si può essere insensibili agli umori della gente, ma non amo le polemiche e rispondo solo se mi attaccano. Ormai sono abituato e nxm dò troppo peso. E'un po'il mio destino passare dagli osanna ai fischi, sema avere mai periodi normali. Mi rifugio nella famiglia e trovo sempre la forza di reagire». Ha negato di essere attaccato al dio-denaro se non nella giusta misura: «Pretendo quello che merito, non sono un avaro come Paperon de' Paperoni». Riconoscente a Bearzot, stima Trapattoni «con il quale mi trovo bene e spero, quando lascerò la Juventus e smetterò di giocare, di dovergli molto». E' fiducioso e ottimista per l'Immediato futuro: «La squadra c'è e i risultati arriveranno, anche se la concorrenza è agguerrita e se con fuoriclasse come Zico, Cerezo e altri il campionato si è livellato. Il problema riguarda anche la Nazionale che, senza una valida spiegazione, è stata eliminata dagli Europei. Ma Bearzot ha la possibilità di allestire una formazione forte per Messico '86, dove saremo chiamati a difendere il titolo conquistato in Spagna». Bruno Bernardi uRbpdmrfthmI| Michel Platini |