Tra decine di reati soltanto due potevano portare all'estradizione
Tra decine di reati soltanto due potevano portare all'estradizione Bancarotta fraudolenta e truffa Tra decine di reati soltanto due potevano portare all'estradizione ROMA — Concorso in bancarotta fraudolenta per il fallimento del Banco Ambrosiano e truffa per la compravendita di azioni della «Savoia assicurazioni e riassicurazioni»: sono i reati per 1 quali il tribunale federale di Losanna, convocato per venerdì 19 agosto, avrebbe potuto concedere l'estradizione di Licio Gelli in Italia. Tuttavia, il «Maestro venerabile» della Loggia P2 è accusato di reati ben più gravi, che il dipartimento federale di giustizia e polizia di Berna ha ritenuto inammissibili al fini dell'estradizione perché di natura politica». Nella richiesta di estradizione consegnata alle autorità svizzere il 22 settembre 1982 erano incluse le seguenti imputazioni: • spionaggio politico o militare, cospirazione politica mediante associazione (ordì ne di cattura del sostituto procuratore di Roma Dome nlco Sica, 22 maggio e 19 giugno 1981), in relazione a docu menti dei servizi segreti trovati 11 17 marzo 1981 a Villa Wanda, la casa di Gelli ad Arezzo (fra questi il rapporto del Sid ..Mi/Po.Biali», relativo a un'indagine della Guardia di Finanza su traffici di petrolio). • Procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato (ordine di cattura della procura di Milano, reso noto il 22 maggio 1981), per il ritrovamento, sempre a Villa Wanda, della relazione originale del governo sulla vicenda Eni-Petromin, senza gli omissis» della copia inviata alla magistratura. • Truffa (mandato di cattura del consigliere istruttore dl Roma Ernesto Cu dillo, 11 giugno 1982), per la compravendita mediante società fiduciarie dl azioni della società di assicurazioni «Savola», con conscguente aumento del prezzo dei titoli a danno dei soci. • Concorso in bancarotta fraudolenta pluriaggravata (ordine di cattura della procura di Milano, 17 settembre 1982), per il fallimento del Banco Ambrosiano.
Persone citate: Ernesto Cu, Gelli, Licio Gelli, Sica, Villa Wanda
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