Addio alla notte di San Lorenzo anche le stelle cadono in ritardo di Piero Bianucci

Addio alla notte di San Lorenzo anche le stelle cadono in ritardo Lo spettacolo della pioggia di meteore che bombardano la Terra Addio alla notte di San Lorenzo anche le stelle cadono in ritardo La massima frequenza di meteore si avrà la notte di venerdì 12 agosto: se ne potranno vedere anche più di 50 Torà - In genere sono frammenti metallici o pietrosi piccolissimi che pesano meno di un grammo La massa della Terra aumenta ogni giorno di molte tonnellate: il nostro pianeta spazza lungo la sua orbita piccole meteoriti e polveri interplanetarie finissime. Questi detriti cosmici sono ciò che rimane delle comete estinte, o più raramente frammenti di roccia ricca di carbonio che risalgono alla formazione del sistema solare, cioè a 4 miliardi e mezzo di anni fa. Luigi Jacchia, astronomo italiano che ha lavorato all'Osservatorio di Harvard e al MIT negli Stati Uniti, in un recente articolo sulla rivista «L'Astronomia» stimava pari a ben 400 tonnellate al giorno il peso di questa «spazzatura cosmica» che la Terra raccoglie. Ma in certi periodi dell'anno la «spazzatura» è più abbondante e offre uno spettacolo suggestivo. E' il caso, per esempio, delle notti tra la fine di luglio e il 23 agosto, quando compaiono le meteore chiamate Perseidi dagli astronomi e «lacrime di San Lorenzo» dai profani. La massima frequenza di meteore si avrà la notte di venerdì 12 agosto: se il cielo sarà terso si potranno vedere anche più di 50 «stelle cadenti» all'ora. In genere le meteore sono frammenti metallici o pietrosi piccolissimi, che pesano meno di un grammo. Diventano luminosi perchè ionizzano l'atmosfera, che attraversano a grande velocità provocando nell'aria un fenomeno di luminescenza in tutto simile a ciò che avviene in un tubo al neon. Può capitare però che le meteore non si dissolvano per attrito contro l'aria. Se sono più grandi (da qualche etto a vari chilogrammi o addirittura parecchie tonnellate) riescono a raggiungere il suolo. Proprio per studiare che cosa succede nell'Impatto con questi proiettili spaziali si è da poco concluso presso l'Istituto di astrofisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) un esperimento durato due anni: prolettili di alluminio del peso di un grammo sono stati sparati contro bersagli di basalto alla velocità media delle meteoriti (15 chilometri al secondo, un viaggio Torino-Roma in meno di un minuto). i : Le velocità di Impatto, ottenute nel laboratorio della Snia a Colleferro, vicino a Roma, facendo esplodere cariche cave normalmente usate per attaccare i carri armati, sono circa due volte maggiori di quelle finora sperimentate dalla Nasa, i , L'eperimento, in collaborazione con l'Università del Sussex, è stato condotto fotografando l'impatto del proiettile con una cinepresa ultrasofisticata che scatta cinquantamila fotogrammi al secondo, in modo da ottenere un eccezionale rallentamento delle immagini. Inoltre si sono misurate temperature, pressioni e comportamento del bersaglio per costruire un modello matematico di ciò che realmente avviene quando una meteorite colpisce la Terra. Una ricerca affascinante ma accademica? Tutt'altro. La caduta di «sassi spaziali» sul nostro pianeta non è rara come si potrebbe credere. Negli ultimi mille anni sono documentate con certezza 31 cadute di meteoriti sulla nostra penisola, l'ultima delle quali l'anno scorso in agosto nell'entroterra di Genova. L'episodio più clamoroso è la caduta di una meteorite di oltre due quintali in un prato di trifoglio di Alfianello, vicino a Brescia, alla 14.40 del 16 febbraio 1883. Ma secondo calcoli statistici è possibile che qualche meteorite di piccole dimensioni piombi su una superficie pari a quella dell'Italia in media ogni tre mesi. Una vera e propria pioggia di meteoriti, il più grande dei quali pesava 1770 chili, è avvenuta in Cina, presso Kirin, l'8 marzo 1976.1 frammenti si sono sparsi su una regione di 500 chilometri quadrati. La roccia da 1770 chili è caduta ad appena 60 metri da una casa di contadini ed è sprofondata di 6 metri nel terreno. Lo spostamento d'aria ha infranto 1 vetri di molte case del villaggio. La credenza popolare afferma che quando si vede cadere una stella si può esprimere un desiderio e sarà certamente esaudito. Forse il desiderio più prosaico ma anche più opportuno è che l'eventuale meteorite cada a una distanza di sicurezza. Piero Bianucci

Persone citate: Impatto, Luigi Jacchia

Luoghi citati: Alfianello, Brescia, Cina, Colleferro, Genova, Italia, Roma, Stati Uniti, Torino