Prima di tutto l'inflazione di Luca Giurato
Psfimm di tuff® l'inflazione Psfimm di tuff® l'inflazione (Segue dalla 1 ' pagina) le cattive organizzazioni e i cattivi servizi resi ai cittadini». Cosi, sempre secondo Craxi, «le capacità di resistenza della società italiana, che nel corso di un decennio sono apparse notevolissime, appaiono ormai logorate. Occorre imprimere una svolta di cui nessuna forza o ambiente responsabile può disconoscere l'inderogabilità o l'urgenza». Al centro della svolta, come nell'occhio di un tifone che deve smetterla di imperversare sull'Italia, il governo pone la lotta all'inflazione («Non deve essere ridotta a una mera campagna declamatoria priva di effetti concreti») e cinque questioni essenziali: 1) una politica estera puntata sull'Alleanza atlantica, nella solidarietà tra i Paesi europei che ne sono membri e gli Stati Uniti; 2) una politica economica che, accanto alla dura lotta all'inflazione, attui un programma a favore dello sviluppo e dell'occupazione (nessun presidente ha mai pro¬ messo tanto impegno contro l'evasione fiscale); 3) una politica sociale con il mantenimento dell'accordo del 22 gennaio tra sindacati e industriali e con politica dei redditi; 4) la lotta alle grandi criminalità e problemi della giustizia: «/ passi compiuti saranno moltiplicati, con un impegno crescente di uomini e di mezzi»; 5) la riforma e la modernizzazione delle istituzioni, da sempre uno dei cavalli di battaglia del presidente. Cinque punti, dunque, non solo per una svolta ma per una battaglia che «deve essere vinta: ci sono le condizioni per vincerla». Nel capitolo dedicato ai grandi temi internazionali, non poteva mancare la «questione missili», che tutti annunciano come il più grosso scoglio del nuovo governo. Craxi ha detto che «é una delle questioni aperte nel campo della pace e nell'organizzazione della pace nella sicurezza, cosi come é aperta la questione del livello delle armi convenzionali». Ha poi ri badito la tesi a lui cara: «Sono questioni che vanno risolte te¬ nendo aperta la via maestra del negoziato. Disarmo e controllo debbono continuare ad essere perseguiti come finalità essenziali». Per Craxi, il negoziato di Ginevra può «decorare sulla base di nuove proposte e cosi, ancora oggi', noi et auguriamo che ciò avvenga. Solo l'intransigenza e le pregiudiziali negative possono condannarlo al fallimento e determinare l'avvio di una pratica realizzazione del programma di ammodernamento dei sistemi occidentali in Europa, già a suo tempo deciso». La decisione di installare i missili se il negoziato andrà male è dunque confermata, anche se, a giudizio di qualche anonimo esponente della maggioranza, «in modo un po'freddo e sbrigativo». Luca Giurato
Persone citate: Craxi
Luoghi citati: Europa, Ginevra, Italia, Stati Uniti
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